Sant’Angelo di Brolo, respinto il ricorso dei 5 operatori ecologici trasferiti all’ex Ato 2 rifiuti

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Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti, Marialuisa Gullino, ha respinto il ricorso proposto da 5 ex netturbini che, dopo il trasferimento all’ATO ME2, avvenuto nel 2007, nel 2011 avevano chiesto di essere riassunti al Comune di Sant’Angelo di Brolo da cui provanivano. Accolta così, la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Emanuele De Francesco per conto del Comune di Sant’Angelo che , tra l’altro aveva affermato che, in base alla situazione finanziaria, non era possibile procedere alla riassunzione dei lavoratori, se non in violazione dei vincoli di bilancio ed in contrasto con la giurisprudenza della Corte dei Conti, che aveva sancito la preminente necessità di rispettare i vincoli di bilancio. “Umanamente sono stato sempre vicino a quei lavoratori, per le note difficoltà che hanno affrontato in questi anni con la Società d’Ambito – commenta l’ex sindaco di Sant’Angelo di Brolo Basilio Caruso – ma voglio ricordare che, all’interno dell’Ato in liquidazione prima, e nella SRR dopo, mi sono fatto promotore di diverse iniziative risolutive concrete, sia per gli operai, che per il personale amministrativo. Le mie proposte riguardavano sempre la necessità di rendere produttive le maestranze, unico modo per poterle retribuire. Con l’ultima sentenza finalmente è stata fatta giustizia. Ora spero che i lavoratori capiranno che c’era chi agiva restando nell’ambito della legge (io e l’Amministrazione uscente), e chi li fomentava esclusivamente per metterli contro di me e trarne vantaggi elettorali. Oggi mi auguro che comprenderanno che io ho agito sempre con coscienza e nel rispetto delle norme e nell’interesse esclusivo del Comune e di tutti i cittadini”.