I sindaci scrivono a Crocetta sui precari: “Azioni condivise per evitare un disastro sociale”

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“Siamo pronti ad ogni azione condivisa che contribuisca a definire una vicenda che rischia di provocare un vero e proprio disastro sociale e istituzionale”. Così 44 sindaci della fascia costiera che va da Patti a Tusa, compresi i comuni dell’hinterland dei Nebrodi hanno firmato un’accorata lettera sulla vertenza dei precari siciliani inviandola, tra gli altri, al Presidente della Regione e dell’Assemblea Regionale. I sindaci ricordano che il governatore Crocetta, “per scrivere la parola fine al precariato pubblico degli Enti Locali siciliani, aveva costituito una Cabina di regia regionale la cui seduta di insediamento venne fissata l’8 giugno 2016. Ma ad oggi nessuna concreta attività è stata ad oggi intrapresa”. Intanto, scrivono ancora i sindaci, “si avvicina inesorabilmente, il  30 settembre 2016 quando scadrà il termine previsto dall’art 27 comma 2 della legge regionale 3/2016 non considerando che il 31 dicembre 2016 è alle porte, data in cui scadrà il termine previsto per le cosiddette proroghe. Ancora una volta i contrattisti e le loro famiglie si ritrovano nel dramma dell’incertezza”. “Molti comuni potrebbero chiudere senza l’apporto di queste persone che spesso sono chiamati a gestire anche ruoli di responsabilità. Occorre con forza cercare ogni utile soluzione che porti al superamento del regime delle proroghe, avviando i processi di stabilizzazione e superando i vincoli assunzionali e finanziari da parte dello Stato”. “Come Sindaci e come padri di famiglia, non possiamo che essere accanto ai nostri lavoratori grazie ai quali gli Enti sino ad oggi, hanno garantito servizi essenziali per la comunità”. “Non siamo di fronte ad un problema che si ferma all’intermo dei comuni – conclude la lettere firmata da 44 sindaci – Tutti come cittadini saremo chiamati a subire le conseguenze dell’emergenza precari”.