SANT’AGATA MILITELLO – Anche Sant’Agata Militello è entrata nella graduatoria del Patto del Sud, per il settore prioritario dell’ambiente e di vivibilità nel territorio.
Gli interventi che verranno realizzati con il finanziamento sono: adeguamento dell’
impianto di depurazione a servizio comune di Sant’Agata e Acquedolci (2 milioni e 586 Mila euro); lavori urgenti per il ricostruzione muro di sostegno nel lungomare di Sant’Agata di Militello (2.2 milioni euro) ; interventi per la sistemazione idraulica del Torrente Pidocchio (3,518 milioni euro); lavori nell’impianto sportivo Fresina (1,437 milioni euro).
Verranno inoltre realizzati interventi sovracomunali di manutenzione straordinaria dei ponti di Naso, Zappulla, Rosmarino e Inganno (1,5milioni di euro) e per il ripristino della pavimentazione della Strada statale 113 dal Km 79 al km 125 (990.000 Mila euro)
“L’impegno ora dovrà consistere nell’intraprendere la strada giusta per portare a compimento quegli interventi – ha dichiarato il sindaco di Sant’Agata Militello Carmelo Sottile – che insieme ai lavori di completamento del porto dovranno servire da volano per una rapida ripresa della nostra economia cittadina. Questa potrà realizzarsi con impegno forte della Pubblica Amministrazione che deve dare il meglio di sè nel rispetto dei principi della legalità e soprattutto mettendo da parte conflitti stupidi, gelosie, divisioni e strumentalizzazioni.”
Sui fondi destinati agli interventi nel sud Italia interviene anche il Senatore Bruno Mancuso: “Il patto per il Sud conferma l’attenzione e l’impegno del Governo nazionale per il meridione e per la Sicilia. Ho la sensazione però, scorrendo l’elenco degli interventi, che solo pochi di questi contribuiranno in misura sensibile a produrre, in futuro, condizioni di crescita e di sviluppo per la nostra isola” – prosegue Mancuso – “Rischia di diventare inutile spendere i soldi sul territorio se poi, dall’altra parte, la gente che vi abita è costretta ad andare via perché si tolgono servizi essenziali, vedi sanità e giustizia. Un vero “PIANO PER IL SUD”, se vuole essere parte integrante di una questione meridionale, che deve essere al più presto riproposta ed affrontata, deve passare Conclude il senatore – da un’adeguata infrastrutturazione della nostra terra che non può prescindere dal ponte sullo stretto, un aeroporto nel territorio messinese, un potenziamento di strade ed autostrade, il miglioramento del trasporto aereo e soprattutto ferroviario che sono lo specchio dell’attuale condizione di decadenza e sottosviluppo in cui i siciliani sono costretti a vivere. Sarebbe un segnale importante che premia quei territori, come i Nebrodi, che hanno vissuto importanti esperienze di coalizione e si erano organizzati con una dotazione progettuale utile per intercettare risorse di varia provenienza, ma che sicuramente non è sufficiente neanche ad alimentare speranze o illusioni”.