“Sanità messinese penalizzata”, rivolta contro il nuovo Piano Gucciardi

229

Le anticipazioni sul nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera in Sicilia hanno suscitato un vespaio di polemiche. Oltre al ridimensionamento dell’Ospedale Giglio di Cefalù, prevista anche la soppressione dei pronto soccorso di Mistretta e Barcellona. “Si profila una nuova penalizzazione per il territorio dei Nebrodi” – dichiara il Senatore Bruno Mancuso. “Se da un lato si mantiene il nosocomio di Sant’Agata Militello quale presidio ospedaliero di base – afferma Mancuso – dall’altro si annuncia la chiusura del pronto soccorso di Mistretta, che così continua a subire un continuo ed inopinato stillicidio di fondamentali servizi alla popolazione (sanitari e giudiziari) senza tenere conto dei bisogni e della marginalità territoriale”. Mancuso annuncia di aver firmato un’interrogazione, con la collega Simona Vicari, sulla prevista cancellazione dei reparti all’ospedale di Cefalù. “Ci batteremo con forza affinché questo piano possa essere rivisto in funzione delle vere esigenze dei cittadini e dei territori interessati, per evitare ulteriori discriminazioni. Chiederò – conclude Mancuso – un confronto tra l’Assessore regionale alla salute ed il Ministero della Sanità per assicurare che il piano garantisca i servizi essenziali, omogeneamente distribuiti su tutto il territorio siciliano”.
Per il deputato barcellonese del Movimento 5 Stelle, Alessio Villarosa, “La chiusura dei Pronto Soccorso di Barcellona e di Mistretta è solo il risultato della mala politica e della mala gestione della sanità pubblica regionale degli ultimi 15 anni, era prevedibile”.
“Oggi si rincorre, giustamente, il rispetto della nuova normativa sulla rete ospedaliera per avere l’ok da parte del ministero allo sblocco delle nuove assunzioni, non avendo però mai adeguato le strutture e/o preparato il personale per contenere il maggiore flusso salvaguardando così i pazienti ed i lavoratori che adesso subiranno solo scelte affrettate e scellerate da parte di questo governo.”