Calcio, serie D, il Due Torri davanti ad un bivio

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PIRAINO Il Due Torri, senza Cassaro che si dovrà fermare una decina di giorni, prepara la proibitiva trasferta contro la Turris, una delle corazzate del girone I di una serie D che è iniziato come peggio non si poteva per i pirainesi. Oltre al doppio ko interno in sette giorni contro Palmese, costata un’indolore eliminazione dalla Coppa Italia, e Sicula Leonzio nel turno inaugurale di un campionato che si annuncia quanto mai sofferto per i biancorossi, già handicappati dalla penalizzazione di due punti dovuta al ritardato pagamento di un paio di vertenze economiche di ex tesserati che la dirigenza spera di ridurre o azzerare avendo presentato ricorso, pesano le condizioni attuali di un organico che sembra inadeguato ad un torneo come la Quarta serie. Lo pensano tutti, tifosi e dirigenti compresi, anche se nessuno si espone ufficialmente, al contrario di qualche inguaribile ottimista che ha scaricato tutte le colpe del debutto shock sul tecnico dei miracoli Antonio Venuto, per la serie il recente passato da eroe non conta più. Ed allora delle due l’una: o Venuto è improvvisamente diventato un incapace dopo aver trascinato ad un ottavo ed un settimo posto lo stesso Due Torri ed è stato un pazzo a rifiutare le avances pressanti dell’Acr Messina post esonero di Bertotto e quelle di parecchi altri club di serie D ed Eccellenza, non ultimo il Gela che aveva pensato a lui dopo l’epurazione di qualche giorno fa, oppure nemmeno Guardiola riuscirebbe a fare le nozze coi fichi secchi in un team biancorosso che, fatte salve le comunque pesanti assenze dello squalificato portiere Ingrassia ed in difesa dell’infortunato capitan Matinella (presumo che anche l’inguaribile ottimista sappia che Genovese e Ravidà non fanno la differenza e non innalzano di molto il livello “ammirato” contro gli aretusei), così come è stato disegnato è destinato a fare fatica anche a disputare i play­out o, per dirla come un dirigente di provata esperienza, “non arriverebbe nemmeno ultimo”. Tra l’altro Matinella era stato portato in panchina solo per fare numero ed evitare di presentarsi al debutto casalingo con 19 elementi anzichè 20, il povero portiere Perillo, colpevole solo sul secondo gol, ovvero a gara compromessa, era stato ingaggiato a gettone perchè Drammeh è ancora acerbo ed in più, se schierato, sarebbe stato squalificato per sei mesi con 0­-3 a tavolino poichè ancora il transfer non era arrivato, ed i vari tesseramenti di alcuni under sono stati fatti per arricchire proprio la Juniores ed evitare di esporre il Due Torri a 15000 euro di ammenda. Ovviamente sul banco degli accusati non ci può essere una società che per mantenere in D per tre anni di fila una squadra finora mai retrocessa in 53 anni, ha sostenuto mille sacrifici ed anche più e ce ne guarderemo bene dal pretendere acquisti di big quando i soldi li devono tirare fuori i soci sostenitori. Però un tentativo va fatto e prima del 16 quando il mercato estivo chiuderà, con l’innesto di 4 elementi di spessore, 3 se il fantasista Giacobbe rientrerà all’ovile. Viceversa serve un miracolo, ma Sant’Antonio (Venuto) non ha più l’età per farli, chissà se l’inguaribile ottimista, da buon voltagabbana italico, sponsorizzi un altro Antonio (l’ex Alacqua) o magari un Santo, anzi Santino (Bellinvia), probabilmente ideale servendo un miracolo per la salvezza?