Rischio sismico e scuole, tolleranza zero dalla Regione

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“Tolleranza zero per gli edifici scolastici che non rispettano le norme sulla sicurezza”. Parole del direttore generale del dipartimento dell’Istruzione alla Regione Sicilia Gianni Silvia che, dopo il tragico terremoto del Centro Italia, ha fatto il punto sulla edilizia scolastica e ha messo il dito nella piaga dei rapporti e delle competenze tra Regione e Comuni. Su 500 progetti presentati, ben 150 sono stati respinti, diversi dei quali anche per l’assenza del parere sul rischio sismico. La Regione, insomma, marca stretto i Comuni. Che a loro volta spesso ricorrono al Tar allungando i tempi fino alla perdita dei fondi. E mentre da più parti si sollecita la Regione a realizzare un piano urgente di messa in sicurezza antisismica di tutti gli edifici strategici, a partire dalle scuole e dagli ospedali, e da estendersi quindi a tutti gli stabili pubblici, la Cisl mette pressione a Renato Accorinti, nella qualità di sindaco della città Metropolitana di Messina. Secondo il segretario della Cisl Tonino Genovese, bisogna “Mettere insieme i soggetti che hanno competenza, ruolo e interessi per avviare un piano di prevenzione sismica attivando, nella sua funzione di sindaco metropolitano, uno screening di tutti gli edifici pubblici ed incentivando i privati per approntare un programma di verifiche di stabilità sismica, con la creazione di un vero e proprio fascicolo dell’edificio per avere un quadro chiaro e reale delle condizioni del patrimonio edilizio».