Capo d’Orlando: Leonino e Colombo in Consiglio tra le scintille

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Non sono mancate le scintille in un Consiglio Comunale che, sulla carta, doveva essere tranquillo e sancire la surroga di due consiglieri. L’ingresso in aula di Valentina Leonino e Fabio Colombo (al posto dei dimissionari Andrea Paterniti e Rosario Milone che hanno optato per la carica di assessore) è stato caratterizzato da un vivace botta e risposta tra maggioranza e minoranza. Tema della discordia la mancanza del numero legale del Consiglio di ieri e che ha fatto rinviare ad oggi pomeriggio le surroghe quando erano necessari sei consiglieri per validare la seduta. E sei erano i consiglieri di maggioranza (assenti Leggio e Giacoponello) contro i due di minoranza (presenti Micale e Trifilò). Il Sindaco Franco Ingrillì ha accusato senza mezzi termini la minoranza (ieri erano presenti solo Micale e Gazia): “Il confronto  tanto sbandierato prima e durante la campagna elettorale si fa in aula – ha detto il Sindaco – e la minoranza è responsabile di aver negato una festa a due ragazzi che ieri avevano portato in aula le rispettive famiglie. Non c’era alcun fatto politico da far risaltare perché nessuno si è posto fuori ufficialmente dalla maggioranza. Le assenze dei consiglieri che appoggiano l’amministrazione era giustificata – ha ribadito il Sindaco Ingrillì – e l’orario del consiglio comunale di ieri è stato concordato proprio per venire incontro alle esigenze dei consiglieri di minoranza”.
Al Sindaco ha replicato il capogruppo Alessio Micale: “Non capisco l’attacco del Sindaco alla minoranza perché da che mondo e mondo è la maggioranza che deve avere i numeri. Il fatto politico delle dimissioni di un assessore (Aldo Sergio Leggio) è un problema che lei deve affrontare e risolvere e non può ribaltare sulla minoranza. Da parte mia – ha concluso Micale – non sono portatore di alcun interesse economico nella casa comunale e non accetto accuse di scorrettezza morale”.
Per il neo consigliere Fabio Colombo “Ieri è stata scritta una brutta pagina che intendo dimenticare in fretta perché sono stato eletto per lavorare nell’interesse della città”. Il vicepresidente Fardella ha invitato la minoranza a “non strumentalizzare gli aspetti politici. Anch’io non condivido tutte le scelte del Sindaco – ha detto Fardella – ma sono qui per lavorare e non per distruggere”.
Con l’ingresso in aula di Leonino e Colombo, il Consiglio Comunale di Capo d’Orlando è stato così ricostituito nel suo plenum di 16 consiglieri. Nei primi 10 giorni di settembre si tornerà in aula per l’approvazione del bilancio e sarà quello il banco di prova per l’amministrazione e per la tenuta della sua maggioranza che deve sempre fare i conti con i malumori di Aldo Sergio Leggio, anche oggi assente.