RODì MILICI – Da settimane i Vigili del Fuoco, coordinati dal medico legale Giulio Di Mizio e sull’input della DDA di Messina, scavano le greto del Torrente Patrì, alla ricerca di quello che secondo un collaboratore di giustizia sarebbe il nuovo cimitero della mafia barcellonese. Finalmente oggi i primi riscontri. Sono stati infatti scoperti i primi resti umani nel Torrente, in una strada che nell’alveo attraversa Contrada Cappellano, a Rodì Milici.
Secondo quanto è stato confessato dal collaboratore di giustizia, la zona veniva utilizzata per l’occultamento dei corpi sin dagli anni 70 dalla famiglia mafiosa dei barcellonesi.
Stando alle prime ricostruzioni degli inquirenti i resti umani ritrovati potrebbero essere quelli del macellaio Giuseppe Italiano, ucciso dalla mafia del Longano il 22 febbraio del 1993.