PATTI – La Polizia di Stato ha sequestrato una nota scuderia automobilistica di Capo d’Orlando e denunciato due uomini per gare illecite. I due organizzavano eventi rallystici abusivi denominati “Loopshow” , che richiamavano centinaia di partecipanti e spettatori, su strade e piazze chiuse al traffico. Le corse si tenevano nelle domeniche in vari paesi della Sicilia, nonchè a Patti e Montagnareale. Erano coinvolti persino le istituzioni, i media, per un giro d’affari di diverse migliaia di euro ad evento. Tutto questo abusivamente. E’ emerso grazie ad un indagine condotta dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Patti, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Patti, che ha portato ieri all’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le indagini preliminari di quel Tribunale relativo alla nota scuderia automobilistica “Palatinus MotorSport” di Capo d’Orlando ed alla denuncia di due soggetti del sodalizio sportivo. La suddetta associazione, affiliata all’associazione nazionale ACSI (solo nominalmente simile alla federazione CSAI – ACI del CONI), organizzava vere e proprie gare competitive tra auto sportive, presentandole come mere manifestazioni ludico-ricreative o semplici prove di abilità. Le amministrazioni locali, ingannate dalla somiglianza di sigla, rilasciavano le autorizzazioni necessarie. L’escamotage consentiva di eludere il rigoroso sistema legislativamente vigente per la tutela di adeguati standard di sicurezza per gli spettatori ed i partecipanti delle gare automobilistiche. I poliziotti del Commissariato di Patti hanno rilevato che le manifestazioni denominate LOOPSHOW altro non erano che “gare ad alta velocità” tra i partecipanti, i quali correvano per vincere. Le auto erano equipaggiate con attrezzature sportive del tutto simili a quelle ufficialmente rallystiche e si avvalevano dell’ausilio di copiloti – navigatori, in un contesto organizzativo che prevedeva la rilevazione dei tempi realizzati tramite cronometristi specializzati e sofisticati sistemi tecnologici, nonché la successiva redazione di una classifica basata proprio su quei tempi ed una corrispondente premiazione finale. I militari hanno anche rilevato che avveniva, alla fine della manifestazione la consegna di coppe. L’attività investigativa ha così condotto al sequestro della “Paladina MotorSport” e alla denuncia di due organizzatori. Ci saranno delle ripercussioni anche sui partecipanti che, confidavano nella regolarità delle competizioni cui si erano iscritti, peraltro attraverso la forma del fittizio tesseramento personale, ma erano del tutto estranei ai fatti. La loro posizione, tuttavia, potrebbe rilevare sul piano della cosiddetta giustizia sportiva ed avere ripercussioni sui tesserini sportivi, infatti la federazione ACI-CSAI del CONI – che aveva avuto sentore in passato di siffatto fenomeno – ha fatto richiesta di acquisizione degli atti dell’indagine.