Gioiosa Marea, disagi e denunce per il servizio raccolta rifiuti

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Una mini discarica in contrada Saliceto di Gioiosa Marea (foto del 24 luglio)

GIOIOSA MAREA – C’è chi, turista in vacanza, non sapendo dove conferire i sacchetti con l’immondizia li porta direttamente al Comune e chi, invece, congela gli scarti di pesce nel freezer in attesa di conoscere le modalità di raccolta della spazzatura. Ma c’è anche chi abbandona le buste con la spazzatura sul marciapiede e chi ci mette la faccia, come il signor Raffaele Ianniello, e annuncia un esposto all’autorità giudiziaria. Non è uno scherzo e accade nel quartiere Marina di Gioiosa Marea, dove da qualche settimana sono stati tolti i cassonetti per la raccolta dei rifiuti. Secondo i residenti ciò sarebbe avvenuto senza preavviso e senza dare comunicazione sulle nuove modalità di raccolta. “Mi alzo alle 4.30 del mattino per portare fuori la spazzatura nel rispetto dell’ordinanza sindacale che prevede il conferimento dalle 23 alle 5 – racconta Ianniello – ma non so dove metterla visto che hanno tolto i cassonetti e non ci è stato comunicato se la raccolta avverrà tramite il porta a porta”. Sotto accusa la mancanza di comunicazione ed una evidente disorganizzazione: “Siamo andati anche al Comune a chiedere cosa dobbiamo fare con la spazzatura nel quartiere Marina, ma nessuno ha saputo dirci niente” sostiene ancora Ianniello. In alcune zone, ad onore del vero, sono stati posti dei piccoli cassonetti condominiali in cui riporre i rifiuti che dovrebbero essere raccolti secondo il calendario della differenziata, ma nulla nel resto del quartiere. E’ comunque possibile conferire i rifiuti differenziati direttamente presso i centri di raccolta comunali nel centro del paese, nonostante spostarsi rappresenti un disagio per le persone anziane, ma il vero problema è costituito dall’umido e dall’indifferenziato: “come posso tenere in casa, in piena estate, l’umido per tre giorni – sbotta Ianniello – oltretutto non sapendo dove buttarlo?”. “Siamo in una situazione di emergenza sanitaria” prosegue Ianniello, che fa sapere di avere informato della situazione anche l’ufficiale sanitario di Patti e l’autorità giudiziaria.
Il quartiere Marina rappresenta certo un caso limite nella complicata vicenda dei rifiuti, ma rimostranze sulla modalità di gestione si registrano in tutta la cittadinanza: a partire dal sistema di raccolta “porta a porta” con i sacchetti di spazzatura che penzolano dai balconi invece di essere depositati fuori dai portoni, agli orari di conferimento(dalle 23 alle 5) che rappresentano un problema, soprattutto per le persone anziane.
Inoltre, situazioni simili a quella della Marina accomunano altre zone del territorio comunale, soprattutto nelle contrade: a San Giorgio centro, rimossi i cassonetti, alcune persone hanno continuato a gettare l’immondizia nello stesso posto non sapendo dove conferire, mentre in zone più periferiche, non ancora servite dal porta a porta, nei cassonetti (da cui non si evince a che tipo di rifiuto siano destinati) finisce di tutto. Materassi, sfalci di potature, inerti, rifiuti ingombranti e sacchi su sacchi di spazzatura indifferenziata: frutto, certo, di un senso civico inesistente, oltre che di una regolamentazione poco chiara e una comunicazione inefficace. Aspetti di cui si dovrà tenere conto nel corso dell’approvazione del “Regolamento Comunale del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e assimilati – Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana” prevista il 2 agosto nel corso del prossimo consiglio comunale straordinario.