Patti: arrestato barcellonese, imponeva il “pizzo” a un commerciante

193

PATTI – Si era presentato come un venditore di origano; poi come un amico che poteva mediare per evitare altrimenti possibili problemi con malviventi a lui noti; quindi aveva avanzato richieste di denaro per pretese esigenze personali; infine aveva gettato la maschera esigendo, per mesi, dazioni di migliaia di euro a cadenza regolare sotto minaccia di morte. E’ questo il collaudato metodo con cui il pregiudicato barcellonese Tindaro Coppolina, 34 anni, aveva condotto nel baratro economico, personale e familiare un onesto commerciante di Patti costretto a versargli – da quasi un anno – un’ingente parte dei ricavi del proprio avviato esercizio commerciale per non incorrere in maggiori guai, per sé e la propria famiglia.
I toni amichevoli delle origini avevano lasciato presto spazio a ben altre intimazioni. È stato solo quando le pretese di denaro cominciarono a susseguirsi senza tregua, costringendo la vittima ad attingere ai risparmi personali e della famiglia nonché a ricorrere all’indebitamento, che la stessa ha compreso che la morsa delle estorsioni in cui era avvinta non avrebbe avuto fine ed ha perciò trovato il coraggio di riscattare la propria dignità e libertà rivolgendosi alla Polizia di Stato.
Gli uomini del Commissariato di Patti hanno avviato immediatamente le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Luca Melis: nel giro di pochissimi giorni ed all’esito di un serratissimo lavoro investigativo hanno ricostruito gli episodi patiti dalla vittima; hanno identificato Coppolina, già noto per precedenti reati contro il patrimonio; hanno assistito in diretta alle minacciose pretese rivolte dall’estorsore alla vittima; infine hanno sorpreso il criminale quando aveva appena incassato dal malcapitato esercente il provento di una nuova estorsione: l’ultima.
Coppolina (addosso al quale è stato peraltro trovato un coltello) è stato così tratto in arresto dai poliziotti per estorsione continuata ed aggravata e condotto presso la camera di sicurezza del Commissariato di Patti, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.