GIOIOSA MAREA – La Federconsumatori dei Nebrodi ha dato mandato ai legali competenti di valutare l’esistenza dei presupposti per esperire una class action e chiedere il risarcimento dei danni provocati ai cittadini, agli imprenditori, ai commercianti e alle attività turistiche per la prolungata chiusura della strada statale 113 in località Capo Schino. Lo comunica la stessa associazione che sottolinea anche la necessità di convocare un consiglio comunale aperto nel quale confrontarsi e prendere le opportune decisioni. Federconsumatori Nebrodi punta il dito sul prolungarsi dei tempi di inizio dei lavori sul grave smottamento che ostruisce la statale interrompendo la circolazione tra Patti e Gioiosa Marea dallo scorso mese di marzo e costringendo a deviazioni su strade alternative d’emergenza o utilizzando l’autostrada.
Dopo il maxi intervento del 2011, quando sembrava che tutto fosse stato risolto, scrive Federconsumatori, “non si è più pensato alla necessità di una manutenzione costante al fine di prevenire altre frane e smottamenti che puntualmente sono arrivati il 13 marzo 2016 con nuova immediata chiusura”. Dopo l’annuncio di un pronto intervento sulla frana che avrebbe portato alla riapertura in 75 giorni, il 26 marzo è arrivata la nuova frana. “Ad oggi sono passati circa 120 giorni e non sono ancora iniziati i lavori della seconda frana – scrive ancora l’associazione – . Siamo nel pieno della stagione estiva ed i danni per il territorio dal punto di vista turistico sono incalcolabili. Per Federconsumatori Nebrodi “sarebbe utile su temi come questi di interesse generale, fare uno sforzo unitario tutto il paese, con tutte le forze presenti, per fare aprire la strada” coinvolgendo quelle imprese che si sono dette disponibili ad intervenire “anche costo zero – conclude – ma serve il coinvolgimento di chi deve autorizzare, e di chi ha fatto i sopralluoghi”.