GIOIOSA MAREA – Si prospetta una paralisi finanziaria per il Comune di Gioiosa Marea dovuta allo sforamento del patto di stabilità interno relativo al 2015 e alla mancata approvazione del bilancio di previsione 2016.
La prima circostanza è stata certificata da una comunicazione del 21 giugno scorso ed ha già sortito i primi effetti con il blocco delle assunzioni per il 2016 ratificato dalla giunta municipale il 27 giugno scorso con l’approvazione del programma triennale del fabbisogno di personale per gli anni 2016/2018. La giunta ha preso atto che “che nell’anno 2015 l’Ente non ha rispettato il patto di stabilità interno e pertanto nell’anno 2016 non può procedere ad assunzione di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale” compresi, dunque, i processi di stabilizzazione in atto e la prevista ricollocazione del personale soprannumerario delle ex Province.
Tra le altre sanzioni previste dallo sforamento del patto di stabilità interno, che sancisce un eccessivo “indebitamento netto” della pubblica amministrazione, ci sono: la riduzione dei trasferimenti erariali, il divieto di impegnare spese correnti in misura superiore all’importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio e di ricorrere all’indebitamento per gli investimenti (contrarre mutui o prestiti), e l’obbligo di rideterminare le indennità di funzione ed i gettoni di presenza per gli amministratori.
Sul fronte del bilancio previsionale 2016, invece, che doveva essere approvato entro il 30 aprile, si attende l’insediamento del commissario ad acta nominato lo scorso 24 giugno con decreto dell’assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Lantieri. Si tratta del funzionario regionale Carlo Turriciano che avrà 90 giorni di tempo, dalla data di notifica del suo mandato, per condurre in porto lo strumento finanziario di previsione 2016 e rendere conto della situazione all’Ufficio ispettivo del Dipartimento Autonomie locali.
Nel frattempo, è consentita esclusivamente una gestione provvisoria. L’Ente può, in pratica, impegnare somme e disporre pagamenti solo per l’assolvimento di “obbligazioni già assunte, delle obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e di obblighi speciali tassativamente regolati dalla legge, per le spese di personale, di residui passivi, di rate di mutuo, di canoni, imposte e tasse, ed, in particolare, per le sole operazioni necessarie ad evitare che siano arrecati danni patrimoniali certi e gravi all’Ente”. Le uniche somme utilizzabili dal Comune per il secondo semestre 2016, non soggette a esecuzione forzata, ammontano a 2.621.769,56 euro e fanno riferimento alle retribuzioni del personale dipendente e oneri previdenziali (1.062.155,81 euro), pagamento delle rate dei mutui (313.547,77 euro) e pagamenti per l’espletamento dei servizi locali (1.246.065,98 euro).
A rischio, inevitabilmente, l’organizzazione dell’EstateMare, con privati ed associazioni che sono costretti a ricorrere alle proprie tasche per finanziare in toto manifestazioni ed eventi.