Federconsumatori, acqua pubblica: applicare la legge per migliorare il servizio

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La legge regionale 19/2015, che disciplina il Servizio Idrico Integrato (SII) in Sicilia, può e deve essere applicata al fine di rendere il servizio più efficiente, più economico e in linea con le più recenti delibere dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Servizio Idrico (AEEGSI). È quanto è emerso oggi a Palermo, nel corso del convegno-dibattito sull’acqua organizzato da Federconsumatori Sicilia. All’incontro, per rimarcare l’importanza del tema, era presente anche il vicepresidente nazionale dell’associazione Sergio Veroli.

“La Sicilia ha molto da fare – ha spiegato Veroli – per mettersi al pari delle regioni più virtuose in fatto di servizio idrico. È importante che cittadini e associazioni di tutela dei diritti dei consumatori vengano coinvolte nel processo decisionale, in modo da raddrizzare le storture del SII siciliano e offrire alla popolazione un servizio di alta qualità a prezzi ragionevoli. Federconsumatori – conclude Veroli – è tra le associazioni più attive affinché tutto ciò diventi realtà nel più breve tempo possibile”.

“Siamo pronti a fare la nostra parte – ha affermato nel suo intervento il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa – non appena verranno istituiti il Comitato consultivo permanente degli utenti e il Tavolo consultivo permanente sulle tariffe. Il nostro obiettivo è partecipare alla costruzione di un SII efficiente, trasparente e che non permetta il ripetersi di crisi idriche come quelle viste recentemente a Messina, Caltanissetta ed Agrigento”.

Molto apprezzate, per questo, le parole di Mariella Maggio, presidente della Commissione Ambiente e Territorio all’Assemblea Regionale Siciliana, che nel suo intervento ha promesso di portare le istanze di Federconsumatori e dei cittadini sia in Commissione che in Aula.

È toccato invece alla coordinatrice del Forum Siciliano dei Movimenti per l’acqua e i beni comuni, Antonella Leto, ribadire che è necessario attuare la legge per raggiungere una qualità del servizio idrico accettabile nell’isola, anche se ha parzialmente recepito la volontà espressa chiaramente dai cittadini con il referendum sull’acqua pubblica del 2011.