Sosta nel ponte passeggeri durante il traghettamento, disagi, polemiche e tavoli tecnici

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MESSINA – “RFI ha già attivato un tavolo tecnico presso le sedi competenti per ridurre al minimo i disagi per i viaggiatori dei treni”. Lo annuncia la stessa società ferroviaria contestualmente alle nuove disposizioni, dal primo luglio scorso, in materia di traghettamento sullo Stretto di Messina dopo la visita della Capitaneria di Porto a bordo di una delle unità navali di RFI. Durante il traghettamento dei treni sullo Stretto di Messina i viaggiatori dovranno, quindi, obbligatoriamente sostare nel ponte passeggeri della nave e non rimanere, nel ponte binari, a bordo delle carrozze. “Lo prevedono le norme internazionali in materia di sicurezza della navigazione” chiarisce RFI, che evidenzia come la mancata applicazione delle disposizioni non permette la partenza della nave traghetto. “In questa prima fase di applicazione i tempi di imbarco e traghettamento potranno subire allungamenti – comunica ancora la società – . Inoltre, sono in corso approfondimenti per individuare la migliore soluzione per continuare ad assicurare alle persone a ridotta mobilità e con disabilità il servizio di assistenza, temporaneamente sospeso, garantito dal network Sale Blu di Rete Ferroviaria Italiana”. Si annunciano, dunque, prevedibili e importanti disagi per i viaggiatori diretti in Sicilia, una delle mete più gettonate, come comunicato qualche giorno fa proprio da RFI, per i 25 milioni i passeggeri che, durante tutta l’estate 2016, viaggeranno sui treni nazionali. Non mancano, naturalmente, le proteste di viaggiatori comitati e sindacati.
Filt-Cgil, Cisl-Reti, Uil-Trasporti, Orsa-Ferr. Ugl Fast, Rsu 18 hanno inviato una lettera congiunta al prefetto di Messina, sottolineando “le proteste dei passeggeri dei treni in transito sulle navi traghetto delle ferrovie a causa di odierna disposizione di Rfi” e chiedendo rassicurazioni “riguardo la più volte ventilata rottura di carico, cioè la fine del servizio di trasporto treni nelle navi”.
“Nessuno tocchi la continuità territoriale” tuona l’ORSA. “La politica, RFI e la Capitaneria di rilanciano l’attacco contro i treni a lunga percorrenza, minacciano il lavoro e il diritto costituzionale alla continuità territoriale” denuncia il sindacato, che ha organizzato per mercoledì 6 luglio alle ore 10.00 un incontro con i lavoratori del servizio di traghettamento e subito dopo una conferenza stampa.