Sant’Agata, invalido civile in situazione di grave indigenza. Attende circa 50.000 € dall’Inps

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Da sinistra Giuseppe Cracò e Biagio Militello

SANT’AGATA MILITELLO – Una situazione paradossale, al limite della beffa oltre al già conclamato danno per un cittadino santagatese di 59 anni, Biagio Militello, invalido civile riconosciuto, portatore di protesi, emigrato per lavoro in Germania negli anni settanta dove, dopo la malattia, ha lasciato moglie e figli per fare rientro nella città natale nel 2007. Da allora, un’interminabile trafila burocratica come nella migliore tradizione italiana; le innumerevoli visite mediche per accertare e relazionare la sua invalidità, la produzione di certificati e documenti per attestarla, l’apertura (resa obbligatoria dalle normative statali) di un conto corrente sul quale far confluire gli emolumenti della misera pensione che gli è stata riconosciuta (circa 280 euro) che Militello percepiva senza l’aggiunta, però, dell’accompagnamento che dopo sua regolare istanza era stato accettato, sottoscritto e autorizzato; altri cinquecento euro circa, mai avuti e per i quali è stato avviato un contenzioso con l’INPS che, con una sentenza del tribunale di Patti – n° 2202 del 16 dicembre del 2014, notificata il successivo 5 febbraio 2015 sia all’INPS che all’Avvocatura dello Stato – ha dichiarato inadempiente condannando, quindi, l’istituto di previdenza a provvedere al pagamento degli arretrati; in tutto, dall’inizio della pratica di invalidità civile, circa cinquantamila euro. Un vero e proprio calvario che ha costretto l’uomo, che in questi anni ha praticamente speso tutti i suoi risparmi, a limitare fortemente anche il proprio sostentamento personale. Grazie alla bontà d’animo di amici, conoscenti, cittadini e all’interessamento di Giuseppe Cracò presidente dell’associazione “Un nuovo sole per l’Italia Onlus”, Biagio Militello riesce a fare due pasti al giorno “ma la situazione”, afferma Cracò, “è diventata insostenibile e pericolosa per la già malandata salute di Bigio che, oltre al problema fisico, sta subendo una fortissima pressione psicologica”. Dallo scorso mese di gennaio a oggi, inoltre, l’uomo non percepisce nemmeno la pensione minima generando una situazione di drammatica indigenza. Dagli uffici previdenziali di Sant’Agata, Patti e Messina non è arrivato alcun chiarimento in merito alla vicenda; “dicono di non aver nessuna competenza rimandando la questione da un ufficio all’altro; infine mi sono rivolto a Messina” racconta Militello, “ma dopo un cordiale colloquio con Giuseppina Malaspina, direttrice della sede provinciale INPS che ha promesso un impegno e una verifica sull’incredibile vicenda, nulla è accaduto fino a oggi”, dice l’invalido santagatese. Inoltre, già da tempo, dai documenti ufficiali consultabili attraverso il sito dell’INPS nella sezione dedicata agli utenti cui è possibile accedere con User ID e Pin personale, si evince che a Militello sarebbero state regolarmente erogate, nel tempo, tutte le pensioni cui ha diritto ma, in realtà, sul suo conto corrente non è mai arrivato nulla. “La novità delle ultime ore, dopo svariate sollecitazioni, è che finalmente l’istituto di previdenza ha predisposto il mandato di oltre quarantottomila euro come conguaglio arretrato ma, nella riga sottostante la comunicazione di pagamento, la stessa somma viene trattenuta per motivi ancora sconosciuti”, spiega Militello che con Giuseppe Cracò, ha annunciato una clamorosa azione di protesta presso la sede INPS di Messina. Purtroppo mentre scriviamo, non abbiamo avuto la possibilità di avere una risposta dagli uffici INPS ma siamo a disposizione di chi volesse aggiungere o chiarire uno o più aspetti della vicenda del signor Militello.