La morte di Lorena ha dato vita e speranza ad altre persone; la nota del policlinico di Messina

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Marco Restuccia, direttore policlinico Martino di Messina (foto cittadinodimessina.it)

REDAZIONE – A distanza di pochi giorni dalla tragica morte di Lorena Mangano, altre persone potranno riabbracciare la vita grazie alla generosità sua e dei suoi familiari che, in un momento così drammatico e straziante, hanno avuto la lucidità e la compostezza di dedicare alla memoria della loro congiunta un estremo gesto di altruismo e generosità. Mentre l’intera comunità di Capo d’Orlando era in lutto, raccolta attorno al feretro della giovanissima vittima di una fatale quanto esecrabile episodio sulle cui cause e modalità farà piena luce il lavoro della magistratura messinese, in altre parti d’Italia e di Sicilia i suoi organi continuavano a vivere e a far vivere una vita a lei, purtroppo, negata; è stato Marco Restuccia, direttore generale del policlinico “Martino” di Messina, a diramare un comunicato nel quale oltre alla compartecipazione sua e di tutto il personale del nosocomio universitario a dolore della famiglia Mangano, ha espresso anche doveroso e sentito ringraziamento per il loro consenso all’espianto degli organi. “Non è possibile tacere la commossa ammirazione per il grande gesto di generosità e di civile solidarietà che, in un momento così tragico e con slancio immediato, tutta la famiglia di Lorena ha saputo compiere” dice Restuccia. “Trasformare un evento terribile nella speranza di salvezza per il prossimo è una lezione non può passare inosservata sebbene sia lecito sperare che, un giorno, questa possa divenire la scelta più diffusa“, prosegue. Nella nota del policlinico si legge che “Ad oggi i pazienti che hanno ricevuto gli organi di Lorena stanno bene. In particolare il cuore è stato trapiantato dai cardiochirurghi dell’ISMETT di Palermo. Sempre nel capoluogo, al Civico, è stato eseguito il trapianto dei due Reni. Il Fegato è stato suddiviso (con tecnica detta split liver) per consentire con il lobo sinistro un intervento di urgenza estrema su un piccolo paziente presso l’Ospedale Bambin Gesù di Roma. Il lobo destro è stato trapiantato dai chirurghi dell’ISMETT di Palermo. Infine le due cornee sono state inviate alla Banca degli Occhi di Palermo in attesa di essere trapiantate“. Le delicate operazioni di espianto sono state rese possibili da una complessa quanto altamente specializzata macchina organizzativa coordinata dal Centro Regionale Trapianti sotto l’egida della Procura della Repubblica che ha autorizzato e disposto l’esecuzione di concerto con lo svolgimento degli atti medico-legali dovuti e, ovviamente, grazie alle varie Equipe Mediche giunte rapidamente a Messina per l’intervento di prelievo multiorgano.