Floresta, conclusa tavola rotonda sulla desertificazione

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FLORESTA – Palazzo Landro/Scalisi di Floresta ha ospitato una tavola rotonda sul tema ” Il contributo dell’ingegneria naturalistica alla mitigazione dei cambiamenti climatici e del rischio desertificazione” la settimana scorsa. L’evento è stato organizzato in occasione della giornata mondiale della lotta alla desertificazione. All’incontro hanno partecipato studiosi dell’Università di Catania e di Messina, tecnici specializzati nel settore che con i loro interventi, hanno reso note ai partecipanti le nuove tendenze nel settore della lotta alla desertificazione. Il convegno è stato aperto dai saluti del sindaco di Floresta Marzullo; di Giovanni La Via, presidente della Commissione Ambiente Sanità Pubblica e Sicurezza Alimentare del Parlamento Europeo; di Felice Genovese, presidente dell’Ordine dottori Agronomi e Forestali della provincia di Messina; Alessandra Ragusa, presidente del corso di laurea magistrale in Scienza per la Tutela dell’Ambiente dell’Università di Catania; Giuseppe Lo Paro, docente del dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali dell’Università di Messina; Pietro Gatto Responsabile Fare Verde Messina; Felice Amato, responsabile di Ambiente e Vita di Messina. La discussione è stata moderata da Valentina Rapicavoli dottoressa in Scienze per la Tutela dell’Ambiente e introdotta da Salvatore Scuto, sovraintendente BB.CC.AA. della provincia di Messina. Sono intervenuti Riccardo Perricone, socio esperto dell’AIPIN ( Associazione Italiana per l’Ingegeneria Naturalistica e presidente dell’Ordine degli Agronomi della provincia di Enna, sulla funzionalità e sostenibilità dell’ingegneria naturalistica; Daniela Romano, insegnante all’Università di Catania, ha relazionato sulla scelta della specie per gli interventi di ingegneria naturalistica; Maurizio Erbicella invece ha parlato della Sicilia tra rischio di desertificazione e illusione di risorse illimitate e sul ruolo dei sistemi forestali e degli strumenti di pianificazione nelle aree mediterranee; infine Gianluigi Pirrera, vice presidente AIPIN ha affrontato l’argomento “Ingegneria Naturalistica: strumento di prevenzione dell’erosione e di riduzione del rischio di desertificazione”.
Le conclusioni della Tavola Rotonda sono state fatte da Francesco Cancellieri, presidente dell’associazione Centro Educazione Ambientale Messina onlus e componente del direttivo Sigea Sicilia.