Vertenza precari, le proteste dei sindaci rivolte a Crocetta

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TORRENOVA – I sindaci del comprensorio proclamano rispetto per i precari , intesi non solo come risorse ma soprattutto come esseri umani.  Dopo la riunione tenutasi al comune di Torrenova relativa alla questione precari, i sindaci dei comuni di Patti, Capo d’Orlando, S.Agata Militello, Gioiosa Marea, Brolo, Acquedolci, Mistretta, Santo Stefano di Camastra, Caprileone, Torrenova, Piraino, Naso, Furnari, San Fratello, Caronia, Capizzi, Castell’Umberto, Sant’Angelo di Brolo, Tusa, San Piero Patti, Sinagra, Galati Mamertino, Cesaro’, Montalbano Elicona, Oliveri, San Marco d’Alunzio, Alcara Li Fusi, Montagnareale, Longi, Ficarra, San Teodoro, Novara di Sicilia, Pettineo, Militello Rosmarino, Castel di Lucio, San Salvatore di Fitalia, Ucria, Raccuia, Santa Domenica Vittoria, Mirto, Reitano, Motta d’Affermo, Frazzanò, Floresta e Gallodoro, hanno sottoscritto ed inviato una nota di protesta al Presidente della Regione Siciliana, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, all’Assessore Regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica e all’Assessore Regionale all’economia. Nella nota , vengono evidenziate  le contraddizioni di una   normativa regionale convulsa e caotica. Nessun amministratore  si dichiara  disponibile, oggi,  a contribuire alla creazione di un’emergenza sociale ed economica. Il numero dei precari, per la maggior parte dei comuni,  è tale che se ne potrebbero stabilizzare un numero ridotto rispetto alle capacità assunzionali e ,soprattutto, alle disponibilità economiche, trovandosi   costretti ad abbandonare gli altri al loro destino.
Non è intenzione dei sindaci creare ulteriori disparità di trattamento tra soggetti che prima di essere numeri da stabilizzare, sono essere umani con famiglie che da anni, vivono nella precarietà e invece, meritano certezze. I sindaci pertanto, annunciano che non intendono dare corso ad alcun programma triennale entro il 30 giugno 2016 e anzi, diffidano il competente Assessorato dal trattenere le somme relative al c.d. fondo squilibri.
L’ emergenza precari della Sicilia non può e non deve essere trascurata dallo Stato che anzi, ha il dovere di essere al fianco degli amministratori nel ricercare ogni possibile soluzione rispettosa delle norme, ma soprattutto, degli esseri umani.