Fuga di biogas dalla discarica di Mazzarrà, Foti scrive alla Procura di Barcellona

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FURNARI – Una situazione di grave pericolosità derivante “dall’incuria nella gestione della discarica operata dalla TirrenoAmbiente s.p.a.” con fuga di biogas dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea che rischia, addirittura, di esplodere. La nuova denuncia arriva stavolta dalla Osmon srl, società che gestisce la captazione del biogas nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, e dal sindaco di Furnari, Mario Foti, che ha inviato una nota a tutti gli organi competenti e alla Procura della Repubblica di Barcellona. Secono quanto riportato dal primo cittadino, dalla corrispondenza tra le due società si evince come “il biogas prodotto dai rifiuti, che non viene estratto dalla discarica, trova altre vie di fuga e si disperde in atmosfera e nelle aree circostanti” determinando un forte impatto ambientale e in termini di sicurezza. Foti denuncia il rimpallo di responsabilità tra la Osmon e la TirrenoAmbiente, ma soprattutto punta il dito contro la mancata manutenzione della discarica di Mazzarà Sant’Andrea “atta a migliorare l’estrazione del biogas, nella più completa e rapida estrazione del percolato dalla discarica ed il controllo e il mantenimento dell’integrità della copertura della discarica ai fini di limitare il più possibile la fuga di biogas dal corpo della discarica”.
Nelle note, la Osmon srl diffidava la TirrenoAmbiente spa al mantenimento in sicurezza della discarica tramite termodistruzione del biogas negli impianti di Mazzarà Sant’Andrea e Tripi.
Per contro, la TirrenoAmbiente spa a sua volta diffidava la Osmon srl dal tenere comportamenti temerari che avrebbero determinato oggettivi rischi ambientali.
In questo contesto interviene l’Arpa di Messina che, con nota del 3 giugno scorso, informava il Comune di Furnari delle gravi criticità riscontrate nella manutenzione e gestione della discarica, rilevando valori di concentrazione del metano ben oltre il limite soglia (2 ppm) sia nel corpo della discarica (10.000 ppm) che nel suo perimetro esterno (con picchi tra 60 e 300 ppm) in seguito a ben 3 sopralluoghi effettuati nel maggio 2016.
Il sindaco di Furnari, quale autorità sanitaria locale cui compete anche il potere di vigilanza e controllo ambientale, con una nota inviata ieri alle diverse autorità competenti, evidenzia il quadro allarmante e ha chiesto l’immediata attivazione dei controlli. In particolare, chiede una campagna di monitoraggio della qualità d’aria nel territorio di Furnari con collocazione di una centralina fissa; l’integrazione delle verifiche effettuate in discarica in relazione alla dispersione ed emissioni diffuse di biogas, con l’analisi di altri componenti non esaminati per valutare l’aggressività del biogas; la realizzazione di appositi pozzi di monitoraggio, distribuiti all’esterno del perimetro e aventi caratteristiche e profondità in relazione alle peculiarità geologiche del sito.
Sempre con la medesima nota il sindaco di Furnari, formulando il proprio esercizio di accesso agli atti, chiede: se gli organi in indirizzo erano a conoscenza di tali gravi criticità; se le stesse erano state precedentemente segnalate dal direttore della discarica oggi custode giudiziario; se siano state comminate sanzioni di natura amministrativa o penale a carico degli amministratori della Tirrenoambiente e/o degli organi di controllo che avrebbero omesso di impedire e/o denunciare l’abbancamento di rifiuti in area non autorizzata; copia dell’autorizzazione alla termodistruzione del gas in conformità al D.L.vo 36/2003; la quantità, dal 2005 ad oggi, dei RSU conferiti, del biogas venduto, del biogas bruciato in torcia, del biogas recuperato a fini energetici.
Al contempo, il sindaco di Furnari invita e diffida i direttori generali dell’ARTA, dell’Assessorato all’Energia e il rappresentante legale del Comune di Mazzarà Sant’Andrea, ognuno per quanto di competenza, a concludere il procedimento di chiusura e messa in sicurezza della discarica, sostituendosi al soggetto gestore della discarica, entro trenta giorni.