Si cerca di quantificare i danni del post incendio di giovedì scorso sui Nebrodi

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REDAZIONE – Sono davvero ingenti i danni provocati dai disastrosi incendi sviluppatisi in tutti Nebrodi giovedì scorso e che per l’intera giornata hanno tenuto in apprensione decine di migliaia di cittadini di numerosi comuni della zona. In particolare, pare siano circa duecentoventi gli ettari andati letteralmente in fumo tra Naso e Capo d’Orlando nelle ore dei roghi partiti dal territorio nasense nella tarda mattinata di due giorni fa. Si tratta solo di una stima provvisoria poiché si attendono i dati ufficiali che saranno forniti in breve dal Corpo Forestale per poi essere trasmessi alla Procura della Repubblica di Patti che intende avviare un’inchiesta sull’accaduto. Si ipotizza che questo vasto fronte infuocato si sia originato sulla statale 116. Sempre su fronte giudiziario, sono in corso le indagini per stabilire l’origine del drammatico incendio che ha avvolto e distrutto il magazzino Brico Gmc di contrada Santa Lucia a Capo d’Orlando. Pare infatti che sia stata la incauta pulizia di un terreno nelle vicinanze dell’esercizio commerciale orlandino, con la bruciatura delle sterpaglie frutto della scerbatura, ad innescare le fiamme che si sono rapidamente propagate fino all’edificio. Sono in corso accertamenti. Intanto anche Torrenova registra danni soprattutto nella zona Rosmarino dove la consistente parte di un capannone industriale è stata avvolta dalle fiamme prima che gli operatori potessero avere ragione del fuoco mettendolo sotto controllo. Si contano i danni anche a Sant’Agata Militello dove il sindaco fa sapere che gli incendi hanno causato danni in decine di ettari di terreni, frutteti, uliveti, ma fortunatamente senza coinvolgere nessuna abitazione e provocare nessun ferito. Totalmente arso anche il versante cittadino della statale 113, che si affaccia sul torrente Rosmarino.