Operazione “Vecchia Maniera”, i dettagli e i nomi degli arrestati

227
repertorio

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Emergono nuovi particolari dell’operazione “Vecchia Maniera”, eseguita della polizia di Barcellona Pozzo di Gotto nelle prime ore di oggi in diverse località della provincia di Messina.
Gli agenti del Commissariato barcellonese, con la collaborazione dei colleghi della Squadra Mobile di Messina, hanno infatti dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina Monica Marino, su richiesta del Procuratore Capo della Repubblica Guido Lo Forte e dei P.M. Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo della Direzione Distrettuale Antimafia.
L’operazione ha portato all’arresto di quattro persone ritenute responsabili dei reati di attribuzione fittizia di titolarità societarie, tentata estorsione ed estorsione aggravata dal metodo mafioso e per l’appartenenza dell’autore ad associazione mafiosa. Nel medesimo procedimento, a tre degli arrestati (Bisognano, Marino, Lorisco) viene inoltre contestato, in concorso, il reato di false dichiarazioni ed a Bisognano e Lorisco il reato di favoreggiamento. Altre quattro persone sono indagate in stato di libertà per avere concorso nel reato di attribuzione fittizia di titolarità societarie. I provvedimenti di oggi scaturiscono da una complessa attività investigativa, avviata nel 2015 dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona a margine delle indagini sul conto del sodalizio mafioso riconducibile a Cosa Nostra siciliana denominato “dei barcellonesi” ed in particolare della sua storica diramazione territoriale “dei mazzarroti” che condussero, il 16 aprile 2015, all’arresto di otto esponenti della cosca di Mazzarrà Sant’Andrea per i reati di associazione mafiosa, estorsioni, detenzione e porto illegale di armi.

Gli arrestati sono:
Carmelo Bisognano di Mazzarrà Sant’Andrea, pregiudicato, condannato in via definitiva per associazione mafiosa quale promotore e capo della cosca mafiosa dei “Mazzaroti”, articolazione della “famiglia” mafiosa di Barcellona, dal 2010 collaboratore di giustizia, domiciliato in località di protezione;
Tindaro Marino nato a Gioiosa Marea, pregiudicato, arrestato nel 2011 nell’ambito dell’operazione “Pozzo 2”, condannato lo scorso mese di gennaio 2016 in via definitiva per concorso in associazione di tipo mafioso, in atto è sottoposto alla misura degli arresti domiciliari;
Angelo Lorisco, nato a Barcellona Pozzo di Gotto residente a Mazzarrà Sant’Andrea, pregiudicato;
Stefano Rottino, nato a Mazzarrà Sant’Andrea pregiudicato, in atto sottoposto al regime degli arresti domiciliari in Sant’Agata Militello.