Anniversario della strage di Capaci, il ricordo di Unime e dell’amministrazione di Barcellona

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Unime, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, riafferma il proprio impegno sul fronte della cultura della legalità e della lotta ai fenomeni criminali. Lo fa attraverso una manifestazione, che si svolgerà oggi presso il Rettorato, in cui i principali protagonisti saranno gli studenti universitari e degli istituti di istruzione secondaria cittadini. “I giovani e la lotta alla mafia. In ricordo di Giovanni Falcone” è il titolo dell’iniziativa, organizzata dal Centro Studi e Ricerche sulla Criminalità Mafiosa e sui Fenomeni di Corruzione Politico-Amministrativa. Si inizierà con l’inaugurazione di una mostra fotografica sul fenomeno mafioso, nell’atrio dell’Ateneo. L’esposizione è stata curata da tutte le associazioni studentesche universitarie, che con impegno e passione hanno fornito il proprio contributo. Gli stessi studenti accoglieranno gli ospiti che visiteranno la mostra ed in particolare i ragazzi delle scuole secondarie, invitati attraverso il Centro Orientamento e Placement d’Ateneo, che si occuperà anche di fornire informazioni sulla nuova offerta didattica. Alle ore 11,30 ci si trasferirà in aula magna per un momento seminariale. Dopo i saluti del Rettore, Pietro Navarra e del Presidente del Centro Studi, Giovanni Moschella, spazio a importanti testimonianze, come quelle del Procuratore della Repubblica di Barcellona, Emanuele Crescenti, del Presidente del Tribunale di Messina, Antonino Totaro e del Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Messina Giovanni D’Angelo. Una mattinata all’insegna dei valori della legalità, che rappresentano il principale punto di riferimento del Centro Studi e Ricerche sulla Criminalità Mafiosa e sui Fenomeni di Corruzione Politico-Amministrativa, diretto dal prof. Luigi Chiara.

Anche l’amministrazione comunale di Barcellona nella ricorrenza del ventiquattresimo anniversario della strage di Capaci, si unisce al ricordo del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Oggi, ha dichiarato il sindaco, Roberto Materia – grazie  all’intensa attività investigativa e repressiva e ad una coscienza civile più consapevole e responsabile,  una delle frasi più celebri del giudice Giovanni Falcone può essere letta con più ottimismo: “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine”.