Boati e cenere sull’Etna, l’eruzione live

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CATANIA – Nuova attività stromboliana dal cratere sommitale dell’Etna, che si è manifestata a partire dalla notte del 16 maggio con un aumento dell’emissione di gas soprattutto dal Cratere di Nord-Est (NEC) e dalla bocca apertasi il 25 novembre 2015 sull’alto fianco orientale del Nuovo Cratere di Sud-Est (NSEC), e che si sta intensificando in queste ore con l’emissione di boati, cenere e piccole fontane di lava.
Qui è possibile seguire la webcam in diretta dal vulcano: https://www.skylinewebcams.com/it/webcam/italia/sicilia/catania/vulcano-etna-sud.html

Al momento non si registrano variazioni o disagi all’aeroporto Fontanarossa di Catania.
Dall’inizio di aprile 2016 si è osservata una graduale ripresa dell’attività eruttiva. Tale degassamento è stato accompagnato, in maniera molto discontinua, da piccole emissioni di cenere; durante la prima metà di maggio queste emissioni dal NSEC hanno prodotto anche piccole anomalie riconoscibili nelle immagini della telecamera termica di Monte Cagliato (EMCT). Nella giornata del 7 maggio, si è osservato un aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico la cui sorgente si è spostata verso il NSEC, e allo stesso tempo è comparsa una sorgente di segnali infrasonici in corrispondenza del NSEC; tuttavia le cattive condizioni meteorologiche hanno solo permesso di osservare una modesta emissione di cenere dal NSEC (bocca del 25 novembre) e dal NEC.
Nella notte del 16 maggio, si sono osservati deboli e rari bagliori alla bocca del 25 novembre del NSEC, nuovamente accompagnati da segnali infrasonici con origine al medesimo cratere. Nelle prime ore del 17 maggio, le reti strumentali dell’INGV-Osservatorio Etneo (INGV-OE) hanno registrato un graduale aumento dell’ampiezza del tremore vulcanico, accompagnato da segnali infrasonici provenienti dal NEC e un intenso degassamento accompagnato da sporadiche e deboli emissioni di cenere dallo stesso cratere. Personale INGV-OE presente in zona Grotta del Gelo (sopra Randazzo) ha riferito di avere udito boati, probabilmente provenienti dal Cratere di Nord-Est.