Sant’Agata Militello, l’assemblea dei giovani lavoratori MGL

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SANT’AGATA MILITELLO – La sala del Teatro dell’ex Istituto dei Salesiani di Sant’Agata Militello, ha ospitato l’assemblea comprensoriale dei dipendenti precari degli Enti Locali dei vari comuni Nebroidei, indetta dal Sindacato MGL – Movimento Giovani Lavoratori – che rappresenta gli stessi al fine di consentire un momento di sintesi sul grave problema relativo al mantenimento del posto di lavoro. I relatori, Fernando Stazzone e Francesco Sciambarella, hanno illustrato alla platea intervenuta le concrete difficoltà che la il Governo regionale ha finalmente ammesso, per bocca dell’assessore Luisa Lantieri, durante l’incontro istituzionale svoltosi nella Sala Gialla del Palazzo dei Normanni a Palermo. “È un momento di estrema criticità”, ha dichiarato Fernando Stazzone; “proprio quando si sarebbe dovuti giungere al traguardo della definitiva stabilizzazione dopo ben ventisette anni di servizio, esiste purtroppo la concreta possibilità della risoluzione di ogni contratto”. “Il mantra è il medesimo” aggiunge Stazzone; “mancano i fondi e la Regione è in attesa di riceverli dal Governo centrale; gli impiegati delle ex Province dovranno essere dislocati presso tutti i comuni della Sicilia e pertanto scavalcheranno di diritto noi precari, i sindaci stanno con le mani in mano in attesa di vedere quello che succede; noi – e la nostra professionalità acquisita – rischiamo di scioglierci come meduse al sole”.
Anche Francesco Sciamarella, in forza presso l’ente locale di Acquedolci, mostra preoccupazione ed al contempo esorta i sindaci ad intestarsi la battaglia per ribadire con forza ciò che ripetono da anni, ovvero, “che il personale precario è ormai indispensabile e che in moltissimi casi assicura alla comunità svariati servizi”. “Di certo il Sindacato MGL è pronto a dare il via a manifestazioni di protesta di notevole levatura ed impatto per la difesa e gli interessi di tanti lavoratori e delle loro famiglie che hanno sempre dignitosamente svolto il loro lavoro” conclude Sciambarella.