San Giorgio di Gioiosa M., un “Museo della Tonnara” atteso da 24 anni

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L'attuale spazio espositivo costruito all'aperto in piazza Tonnara - Foto di Filippo Puglia

GIOIOSA MAREA – Da ben 24 anni la frazione San Giorgio attende il suo Museo della Tonnara. Dopo una installazione provvisoria nella ex sede della Pro Loco San Giorgio in via Andrea Doria nel 2010, da qualche anno la raccolta di reperti storici della gloriosa marineria “sagnuggiota” è stata “sfrattata” e i suoi tesori attualmente “dispersi”. Per questo, i cittadini di San Giorgio, guidati dal signor Stefano La Rosa, hanno presentato al sindaco una raccolta firme per chiedere il ricollocamento del Museo della Tonnara nei locali della stazione ferroviaria di San Giorgio. La petizione è stata firmata dai cittadini della frazione di Gioiosa Marea, alcuni rappresentanti del comitato “Pro museo della Tonnara” e anche molti cittadini non residenti. I firmatari chiedono innanzitutto di “conoscere le sorti del piccolo Museo della Tonnara”, intitolato al maestro Angelo Accordino sempre grazie ad una petizione con oltre 200 firme inviata all’allora sindaco Ignazio Spanò. Da qualche anno, la Pro Loco ha lasciato la vecchia sede ma in quella attuale, in via Zara, non è stato più allestito. Alcuni reperti sono stati inseriti in uno spazio espositivo aperto nella rinnovata piazza Tonnara, mentre gli altri “sono stati portati in vari luoghi di fortuna, in attesa di essere collocati in un’area museale – sostiene La Rosa – da realizzare nei locali del primo piano della stazione ferroviaria, in gestione al Comune, non appena questi fossero stati ristrutturati”. Ora che i locali sono stati sistemati, i firmatari della petizione chiedono che venga assegnata al Museo una sede temporanea ricollocando i reperti sparsi, che dovranno essere nuovamente censiti e catalogati. Ciò in attesa di una sede più idonea, individuata già nel lontano 1992 dall’allora Commissario straordinario del Comune di Gioiosa Marea, Letterio Corbo, in Palazzo Cumbo, la storica residenza adiacente la ex Tonnara, unico edificio storico sopravvissuto al boom edilizio degli anni ’80. La struttura che ospitava i laboratori per la pesca e trasformazione del tonno, venne demolita e sorsero, al suo posto, degli appartamenti, mentre la residenza, dopo varie vicissitudini giudiziarie, venne acquisita da privati alcuni anni fa. La Regione, però, esercitò il diritto di prelazione, essendo la struttura sottoposta a vincolo da parte della Soprintendenza. Un provvedimento che, ad oggi, non ha prodotto alcun risultato lasciando nell’incuria il palazzo, ormai rudere.
Il museo, autentica memoria storica della frazione San Giorgio, era stato voluto e avviato proprio dal maestro Angelo Accordino, uomo di grande cultura e umanità, venuto a mancare nel gennaio del 2010, che in oltre 15 anni di attività era riuscito a recuperare oggetti, manufatti, foto e attrezzi dell’antica pesca del tonno. Un patrimonio che oggi rischia di scomparire.