Brolo, “Mutui Fantasma”; la dipendente Di Leo non può tornare in servizio al comune

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Giuseppina Di Leo

BROLO – Il Giudice del lavoro presso il Tribunale di Patti, Serena Andaloro, ha rigettato il ricorso presentato da Carmelo Occhiuto, difensore della dipendente del comune brolese Giuseppina Di Leo, che chiedeva l’annullamento del provvedimento di sospensione cautelare dal servizio e quindi il reintegro nel suo posto di lavoro al comune.
La Di Leo era finita agli arresti domiciliari nell’agosto del 2014 perché coinvolta nella cosiddetta operazione “mutui fantasma”. Dopo la cessazione delle esigenze cautelari la sig.ra Giuseppina Di Leo, tramite il suo legale, aveva chiesto di riprendere il servizio, ma l’ufficio procedimenti disciplinari presso il Comune di Brolo le aveva applicato, visto “la gravità dei fatti contestati che non consentivano neppure provvisoriamente la prosecuzione del rapporto”, la sospensione cautelare dal servizio per un periodo di tempo non superiore a 5 anni in attesa della definizione del procedimento penale in corso. Contro il provvedimento del Comune di Brolo la stessa Di Leo aveva quindi presentato ricorso al Giudice del Lavoro contestando la legittimità dell’atto di sospensione, ricorso che ieri è stato respinto.
Il Giudice, nella dettagliata motivazione di rigetto del ricorso, ha elencato tutti gli adempimenti posti in essere dall’Amministrazione Comunale affermando testualmente che “ne consegue che il provvedimento non appare censurabile sotto alcun profilo”. La stessa Di Leo è stata condannata al pagamento delle spese di lite liquidate in euro 2.000,00 per compensi oltre iva, cpa come per legge e rimborso spese generali nella misura del 15%. Il Comune di Brolo è stato difeso dall’Avv. Renato Rifici del foro di Patti.