Studenti di Naso studiano le frane del centro storico

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NASO – Nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 la IA della Scuola Secondaria di I Grado di Naso, guidata dai docenti Rosa Maria Calabrese, Marcella Di Bella e Aurelio Miceli, hanno realizzato uno studio analizzando la situazione idro-geologica del centro storico del loro paese. Si sono documentati intervistando gli anziani e il sindaco Daniele Letizia. In particolare si sono concentrati sulla frana del Belvedere Grande che c’è stata nel 1955 e attraverso foto l’hanno confrontata con quella attuale che coinvolge il medesimo luogo arrivando alla conclusione che quella attuale è più grave. La collina su cui poggia Naso si trova a 500 metri al livello del mare. E’ adagiato su un piastrone calcarenitico sabbioso a giacitura suborizzontale. La formazione si regge su un substrato formato da argille scagliose varicolori e da arenarie stratificate e fratturate ( Flysch di Capo d’Orlando). E’ circondato da pendici in rapido declivio con pareti spesso a strapiombo.
Dall’analisi storica risulta che il paese è interessato frequentemente da frane. Nel 1919 è stato inserito fra i centri che necessitavano di consolidamento. Ma le prime frane si registrano già nel 1613 e poi ci fu quella del 1955 che provocò danni ingenti alle abitazioni. A questa ne segue un’altra nel 1985, dopo la quale ci furono dei lavori per la messa in sicurezza del territorio che però non riuscirono a fermare il movimento franoso che giunse al culmine nel 2010 e le zone interessate furono evacuate con un’ordinanza dal palazzo municipale di Piazza Roma alla zona Spirito Santo.
Sono stati effettuati degli studi dal Dipartimento di Geofisica di Messina dai quali risulta che la pioggia ha avuto un ruolo determinante: vengono assorbite dagli strati superiori e raggiungono lo strato impermeabile delle argille determinando il movimento, che anche se lento ha portato nel tempo a queste frane. Le stesse acque quando quando riemergono a valle causano ulteriori danni.
Il sindaco ha fornito ai ragazzi della IA la copia della Deliberazione di Giunta Municipale che testimonia l’impegno del sindaco a risolvere la situazione attuale. Il quale prevede un ulteriore studio , il convogliamento delle acque meteoriche delle aree già antropizzate; interventi strutturali di stabilizzazione e la realizzazione di un piano di monitoraggio .