Storia. Caravaggio a scuola nella bottega d’arte di un nasitano

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REDAZIONE – Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, noto pittore del 500. Quando giunse a Roma la prima bottega con cui collaborò fu quella di Lorenzo Carlì, originario di Naso, il quale dipingeva soprattutto Madonne. Da alcuni documenti si evinceva che era un personaggio molto in voga. In particolare dall’archivio della confraternita siciliana Santa Maria Ordigitria nel 1589 risulta che chiese la sovvenzione per la dote della moglie Faustina Juvarra e il fatto che abbia ricevuto un sussidio cospicuo ci informa che era molto famoso. Inoltre ricoprì ruoli importanti come quello di sindaco e di camerlengo. Anche come pittore fu apprezzato, infatti i ricchi della zona spesso mandavano i propri figli proprio nella bottega del pittore nasitano, pagando anche grandi somme. Tutti questi studi furono fatti dal critico d’arte Lothar Sickel che scrisse “Gli esordi di Caravaggio a Roma. Una ricostruzione del suo ambiente sociale nel primo periodo romano.” In particolare l’origine del comune di Naso si evince dall’atto di battesimo della figlia Agata. Invece il fatto che Caravaggio abbia lavorato proprio nella bottega di Lorenzo Carlì è documentato nell’inventario dei quadri della bottega.