Basket, a Barcellona i tifosi alzano la voce

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    Gli effetti delle minacce verbali del presidente Bonina sono durate lo spazio di due partite che avevano permesso al Barcellona di rialzare la testa nel campionato di serie A2. Ora tutto è tornato come e più di prima, ovvero al peggio per un team del Longano che naviga a vista, anzi vegeta da un paio di stagioni per colpa della crisi e della non voglia del suo patron di spendere e spandere, evidentemente male, come aveva fatto nelle annate precedenti senza ottenere quanto sperato ed anche meritato. Dopo lo stop rimediato al Palalberti contro Biella ecco la rabbia dei tifosi, specialmente per le modalità con cui è arrivato. Il gruppo “Malarazza“, espressione del tifo organizzato, in un comunicato ha espresso stupore “nel vedere la propria amata squadra cadere a picco senza che si faccia il necessario per salvarla. Nonostante quanto accaduto la scorsa stagione la tifoseria questa estate ha deciso di sostenere un progetto – sempre che di progetto si possa parlare – che era evidente a tutti avesse delle fondamenta a dir poco instabili. Ascoltando le varie promesse e gli appelli della società il gruppo Malarazza e la tifoseria giallorossa in generale non hanno mai fatto mancare il proprio sostegno, nonostante diverse pessime figure fatte in giro per l’Italia e al Palalberti. Ora però è arrivato il momento di dire basta: siamo noi che lanciamo un appello alla società. Dopo due successi consecutivi sono emersi nuovamente i limiti tecnici di una rosa che non è stata adeguatamente puntellata: “Dove sono i rinforzi di cui si parla tanto da dicembre? Finora abbiamo assistito solo ad un misero tentativo di gettare la colpa su chi va in campo. A questa squadra –continua la nota del gruppo costituitosi lo scorso ottobre – non si può chiedere di più – anche se forse, in alcuni casi, un maggior spirito di sacrificio non avrebbe guastato – mentre la società deve dire chiaramente cosa intende fare per terminare la stagione dignitosamente e soprattutto per programmare il futuro. Non ci si attacchi alla scusa del mercato paralizzato perché negli anni scorsi i giocatori a Barcellona arrivavano senza se e senza ma. Così non si va da nessuna parte – conclude il gruppo Malarazza – e noi non abbiamo la minima intenzione di restare a guardare in silenzio senza che si faccia il possibile e l’impossibile per salvare questa realtà. La società, una volta per tutte, eviti dichiarazioni o appelli e risponda invece con i fatti, quelli che fino a ora sono totalmente venuti a mancare”. Chissà che a pagare per tutti non sia il povero Bartocci che deve fare le nozze coi fichi secchi. “Non possiamo cominciare una partita così delicata per la salvezza con questo atteggiamento – tuona il coach campano -. Abbiamo segnato poco ed a strappi durante la gara, non siamo stati abbastanza pericolosi dal perimetro pur capaci di rientrare nel secondo quarto. Dobbiamo essere sempre sul pezzo, manca l’aggressività e la cattiveria necessaria. Credo che alcuni elementi del nostro roster abbiano subito la pressione generata dalla delicatezza del match. Era un match importantissimo, lo abbiamo detto più volte. Si tratta di un ko difficile che complica i piani. Non dobbiamo scendere in campo con questo atteggiamento”.