Milazzo, Formica incontra i sindacati sugli stipendi

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    MILAZZO – E’ previsto per questo pomeriggio alle 16 l’incontro tra il sindaco Giovanni Formica e le organizzazioni sindacali per affrontare e condividere le possibili soluzioni al problema relativo alle retribuzioni del personale dipendente del comune.
    “È bene ribadire una cosa – scrive il Sindaco in una nota checché se ne dica, Milazzo è l’unico comune d’Italia ad essere fermo al 2013 con gli strumenti finanziari e non certo per colpa mia che sono stato eletto a giugno del 2015”.
    “Chi si lancia nella spericolata ricostruzione delle norme di legge in questa materia, come sempre dimostra di studiare “a saltare”. Dimentica, per esempio, che era compito della precedente amministrazione approvare il bilancio di previsione 2014 ed il conto consuntivo 2014. Quest’ultimo entro il termine ultimo del 30 aprile 2015. E che per procedere alla sua approvazione era necessario effettuare il riaccertamento straordinario dei residui. Cosa, manco a dirlo, nemmeno avviata. Lo stiamo facendo noi, mettendo le mani in una contabilità disordinata che ha fatto sobbalzare l’ispettore ministeriale che ha appena concluso il suo lavoro a Milazzo e del quale attendiamo con impazienza di conoscere la relazione”.
    “Qualcosa di vero, però, c’è. La macchina comunale non è a regime. Per cinque anni di malgoverno in cui non si sapeva chi faceva cosa. Abbiamo trovato personale deresponsabilizzato che lavora ancora con la carta nonostante ci siano strumenti moderni che altrove utilizzano da un decennio. E se ci vogliono due mesi per sottoscrivere un contratto di fornitura idrica è perché a nessuno è venuto in mente di adottare forme contrattuali che tutti ormai utilizziamo quotidianamente con i fornitori di energia elettrica, telefonica ecc. ovvero i contratti per adesione. Cosa che stiamo facendo noi per rendere più facile la vita ai cittadini e per evitare che un dirigente passi la giornata a mettere firme. Quanto ai debiti cancellati, giusto per riprendere gli aggiornamenti, ad oggi siamo a 11 milioni di euro e quelli a cui corrisponde un’entrata anch’essa da cancellare sono una parte marginale. Abbiamo trovato in contabilità debiti del comune a cui non corrisponde un creditore, milioni di euro di debiti pagati e mai cancellati, risparmi conseguiti nelle gare che risultano dovuti anche se le ditte sono state integralmente soddisfatte, oneri del personale regolarmente versati ecc.. Ma di questo a-vremo modo di discutere a breve”.