La Betaland risorge e si regala Boatright

    265

    DN2A3623CAPO D’ORLANDO All’infermo e ritorno per la Betaland che vede da vicino il nono ko consecutivo, ottavo al PalaFantozzi, 12° delle ultime 13 gare e con esso la retrocessione virtuale, ed invece ne esce con il quinto successo stagionale a due mesi e 2 giorni dal precedente, terzo sul parquet amico (dopo 3 mesi) che ieri è stato una bolgia per la scorsa semifinalista scudetto, la cui gita siciliana è evidentemente indigesta visto che a fine 2014 aveva perso 67-54. Tradotto in soldoni in virtù del ko di Torino ed in attesa di Pesaro stasera sul proibitivo campo di Pistoia, i paladini dovrebbero archiviare la seconda di ritorno sempre in coda ma in buona compagnia, sfatando il tabù del 17° turno prima di ieri sempre perdente nei 4 tornei precedenti in A, e, soprattutto, con il morale nuovamente alto e con essa la fiducia che era venuta meno per colpa dei ripetuti ko. In più da mercoledi dovrebbe esserci il nuovo playmaker Usa Ryan Jamar Boatright (180 cm, nato il 27 dicembre 1992), free agent di colore, pescato dal ds Sindoni nella DLeague, lega di sviluppo americana, dove ha iniziato la stagione con i Grand Rapids Drive. Per Boatright una brillante carriera universitaria a Connecticut (è stato anche compagno di Oriakhi, che ora sarà tesserato come cotonouh avendo anche il passaporto nigeriano, e speriamo lo svegli dal torpore), risultando un giocatore fondamentale per gli Huskies campioni NCAA nel 2014, tenendo una media di 14 punti nei quattro anni di college. La difesa di Boatright è stato un fattore nelle Final Four 2014. Al momento la preseason della stagione 2014-15, il folletto neo orlandino è stato nominato il preseason All-American giocatore Athletic Conference dell’anno ed è stato selezionato per la prima squadra preseason. E’ stato aggiunto alla lista orologio Bob Cousy Award 2015. Dopo essere andato undrafted nel draft NBA 2015, Boatright firmato con i Brooklyn Nets il 2 luglio e si è unito al team per il 2015 NBA Summer League. In nove partite Estate League per i Nets, Boatright ha confermato la media di 14.1 punti, 2.3 rimbalzi e 2.2 assist a partita. Ma il 23 ottobre ha firmato con il Detroit Pistons, rescindendo due giorni dopo. Il 31 ottobre 2015, è stato acquistato dal Grand Rapids Drive della NBA Development League come giocatore affiliato dei Pistons. Il 21 gennaio 2016 ha rinunciato il Drive firmando con la Betaland. La carriera di Boatright è iniziata al liceo con la East Aurora High School, squadra per cui il nativo dell’Illinois ha scritto addirittura 31.2 punti di media a partita nell’anno da senior, con un paio di escursioni oltre la quota 50 (63 contro Proviso West il career high al liceo). Al college, dopo un primo flirt con West Virginia, Boatright ha scelto di difendere i colori di Connecticut. Con gli Huskies, Boatright è diventato campione NCAA per la stagione 2013-2014, dove si è fatto notare non solo per le sue statistiche durante le Final Four (13.5 punti e 5 rimbalzi ad uscita) ma soprattutto per la sua ottima difesa che gli è valso il posto in quintetto nella 2014 All-Final Four team. Difesa e punti nelle mani, ciò che serve nel backcourt paladino per risalire la china dopo un momento veramente buio. Oltre al terzo USA che arriva domani, da mercoledi (coach Di Carlo ha concesso 24 ore di riposo supplementari visto che i paladini giocano lunedi sera), dovrebbe rientrare in gruppo anche capitan Nicevic ed un comunitario tra Perl e Iliesvki andrà a turno in tribuna. Ovviamente c’è attesa di capire che impatto avrà già nel monday night del 18° turno sempre in casa nella sfida diretta contro Bologna, in calendario il 1 febbraio alle 20.45 con diretta su Sky Sport 2 con il ritorno dell’ex capitano Matteo Soragna come spalla del telecronista. La Betaland ci arriva con l’ossigeno puro del successo di ieri, il primo per il coach Di Carlo in A strappato col cuore dopo una partenza da incubo con tiri aperti di Ilievski e Nankivil sputati fuori dal ferro e Venezia avanti 0-7. Nankivil sblocca la situazione correggendo il layup di Ilievski in tapin. I biancazzurri si sbattono spinti dal pubblico, ma un pò di sfortuna li frena, dopo 5’ sono sotto 2-9. Due canestri di Owens non spengono la voglia della Betaland che sulla tripla di Basile (ieri ha festeggiato 41 anni) prova a risalire la china con Ilievski a realizzare il 9-13 ma Venezia vola sul 9-20 e dopo un secondo periodo zeppo di errori, vola al vantaggio massimo sul 23-37 con sentenza annessa. Ma la Betaland, spinta dai tifosi, non ha voglia di mollare e rientra grazie a Jasaitis, Laquintana e Stojanovic, con Bowers efficace anche come pivot al posto di Oriakhi che non rientrerà più. Stojanovic firma il primo vantaggio al 33’31’’ sul 45-43 ma quando Venezia ripassa avanti con Goss e Ress sembra di nuovo notte fonda (49-53 al 37’). Ma il finale dei biancoazzurri è veemente e vincente con Bowers e, soprattutto, Laquintana, che scrivono il meritato trionfo.