Arresti per truffa e ricettazione a Milazzo; i dettagli con nomi e foto degli arrestati

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    MILAZZO – Sono due uomini di Barcellona gli autori delle presunte truffe perpetrate ai danni di molti esercizi commerciali della fascia tirrenica che, nei mesi scorsi, hanno spesso denunciato i raggiri commessi dai due finti imprenditori arrestati oggi da carabinieri. Si tratta del 31enne Angelo Arcoraci, già sottoposto alla sorveglianza speciale di p.s con obbligo di soggiorno e Giuseppe Brancato, 43 anne. Entrambi sono già noti alle forze dell’ordine.

    Angelo Arcoraci
    Angelo Arcoraci
    Giuseppe Brancato
    Giuseppe Brancato

    La coppia di truffatori riusciva in poco tempo a conquistarsi la fiducia di molti commercianti effettuando ripetuti acquisti in contanti, anche se di piccoli importi, sempre nello stesso negozio. In questo modo conquistavano la fiducia del titolare e si accreditavano come imprenditori “seri”. Le vittime preferite erano rivendite di materiali edili, di ferramenta o comunque articoli all’ingrosso di tipo professionale, tutti esercizi dove, visto il periodo di crisi, c’è maggiore flessibilità nei metodi di pagamento. Una volta ottenuta la fiducia del titolare, i due chiedevano di poter pagare una grossa spesa con un assegno. La “mossa” veniva effettuata sistematicamente il venerdì, in prossimità di pranzo, quando le banche sono prossime alla chiusura e non è possibile fare nessun controllo se non il lunedì successivo. Ovviamente i due truffatori avevano già pronti documenti e firme false. Una volta consumata la truffa i due sparivano nel nulla e al povero imprenditore di turno non restava altro che accorgersi che l’assegno era rubato e quindi privo di qualsiasi copertura. Gli imprenditori, spesso truffati per migliaia di euro, hanno cominciato a denunciare tutto ai Carabinieri di diverse stazioni della provincia di Messina. Tutte queste denunce di truffe, con modalità simili anche se con nomi e “particolari” diversi, hanno fatto scattare le indagini dei carabinieri della stazione di Fondachello Valdina. L’ultima truffa dei due barcellonesi, infatti, ha avuto un epilogo diverso. I carabinieri negli ultimi mesi avevano messo in guardia molti imprenditori sul rischio di questo tipo di truffa, effettuando una vera e propria opera di formazione, svolta porta a porta direttamente presso vari punti vendita del territorio. Uno di questi imprenditori, che evidentemente aveva ben appreso “la lezione”, quando si è visto di fronte i due truffatori, invece di accettare il pagamento, ha preso tempo e ha chiamato i carabinieri di Fondachello Valdina. I militari giunti in borghese, si sono finti addetti alle vendite di questa grossa rivendita di materiale edile, in modo da poter assistere alla flagranza del reato. Conclusa la vendita di diversi bancali di mattoni “forati” e altro materiale per l’edilizia, per un valore complessivo di circa 10mila euro, in cambio di 2 due assegni, i carabinieri intervenivano e arrestavano i due truffatori. Da ulteriori accertamenti è emerso, come previsto, che i due assegni erano provento di due furti. I due quindi venivano tratti in arresto in flagranza per truffa aggravata in concorso e per la ricettazione dei due assegni rubati, oltre che per falso e rifiuto di fornire le proprie generalità.
    Tutti gli imprenditori, sia che abbiamo denunciato truffe analoghe presso altri reparti, sia che non abbiano ancora denunciato, sono invitati a presentarsi alla stazione carabinieri di Fondachello Valdina.