Riforma Autorità portuale, il sindaco di Milazzo scrive al ministro Del Rio

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    MILAZZO – Il sindaco Giovanni Formica non condivide l’idea che il porto di Milazzo vada a finire nel calderone dell’Autorità portuale dello Stretto o “Tirreno Meridionale”, come viene definita. Per questo motivo, il primo cittadino malmeritino ha scritto una lettera al ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, ai presidenti delle Regioni Sicilia e Calabria e ai vertici delle Autorità portuali di Messina, Catania e Palermo per chiedere che, in sede di deliberazione della riforma, si stacchi sostanzialmente il destino di Milazzo da quello di Messina, lasciando il porto mamertino in Sicilia, collegandolo con Catania o Palermo.
    “L’ipotesi che il porto di Milazzo venga inserito, insieme a quello di Messina, nella Autorità cosiddetta “Tirreno meridionale” anche definita dell’area dello Stretto”, scrive Formica, “si porrebbe in contrasto con le peculiarità e la storia stessa della struttura portuale mamertina che, nel tempo, si è caratterizzata per la significativa movimentazione di passeggeri, legata al rapporto con le vicine Isole Eolie e per i traffici commerciale ed industriale connessi alla presenza, sul territorio, delle industrie pesanti. Nessuna relazione, quindi, né con l’area dello stretto, né con i porti calabresi”.

    “Anche sul fronte delle prospettive, è nostro obiettivo allargare il bacino verso la zona industriale di Giammoro, nell’ottica della costruzione di un “Grande porto”, frutto di una ventennale elaborazione delle amministrazioni locali e delle forze politiche. Le caratteristiche attuali e la prospettiva disegnata, fanno guardare al porto di Milazzo come ad una struttura strategica per lo sviluppo della portualità siciliana, in un’ottica di complementarietà con il porto di Catania o, meglio ancora, di Palermo, pienamente condivisa dagli operatori del settore. Abbiamo sperato di potere rappresentare, in maniera compiuta”, prosegue Formica, “la nostra visione nell’ambito di un confronto con i governi nazionale e regionale – evidenzia ancora il sindaco mamertino – ma i tempi stretti per l’attuazione della riforma, però, fanno sfumare questa opportunità. Siamo, comunque, certi che, pur se sintetiche, le riflessioni rassegnate possano stimolare un approfondimento che, non intaccando lo spirito e le finalità perseguiti del Governo, guardi alla possibilità di mantenere il porto di Milazzo nell’ambito di un’Autorità siciliana”, conclude il sindaco milazzese.