Grani antichi: salute, biodiversità ed economia. Sabato convegno a Longi

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    LONGI – “Grani antichi: una risorsa per i Nebrodi, un patrimonio di salute e presidio di biodiversità”. Questo il tema del convegno promosso dall’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Sicilia, dal Gal Nebrodi Plus e dal Comune di Longi che si terrà sabato mattina (23 gennaio) a partire dalle 10.00 nel comune nebroideo. L’incontro si svolgerà nella sala comunale adiacente l’Antico Mulino a pietra di Longi. Introdurrà i lavori il responsabile dell’azienda sperimentale Esa di Villa Piccolo di Capo d’Orlando, Pietro Faraone. Gli interventi di carattere tecnico e scientifico saranno tenuti dal professore Giuseppe Zaffuto, dell’Università di Palermo, e dal “guru” dei grani antichi siciliani, già direttore della Stazione Sperimentale di Granicoltura per la Sicilia, Giuseppe Li Rosi, presidente dell’associazione Terre Frumentarie. Interverrà anche Giuseppe Spitaleri, granicultore e studioso. Tra gli interventi istituzionali previsti, quello del sindaco di Longi, Alessandro Lazzara, e del Commissario straordinario dell’Ente di Sviluppo Agricolo, Francesco Calanna che chiuderà i lavori.
    I grani antichi, già da tempo reintrodotti in Sicilia e anche in provincia di Messina, stanno diventando il nuovo business dell’agricoltura. Ma dietro la corposa campagna di marketing ci sono moltissimi agricoltori che, nel piccolo delle proprie tenute, da anni custodiscono i “semi della salute”. Per questo motivo, l’incontro vuole essere un’occasione per fare il punto della situazione relativamente al territorio messinese e dei Nebrodi, e un primo passo verso una diffusione più capillare di queste varietà, che possa essere anche supportata da pareri scientifici per rilanciare l’economia del territorio nebroideo e la diffusione dello stile di vita salutare rappresentato dalla dieta mediterranea e dalla “dieta dei Nebrodi”.