Vertenza precari: “Ok per il tempo indeterminato; no al declassamento e a ridurre ore e retribuzione!”

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    Non possiamo che manifestare soddisfazione per i tanti colleghi che, nel corso delle ultime settimane, hanno potuto coronare il sogno di transitare nei ruoli delle rispettive amministrazioni, siglando un contratto a tempo indeterminato dopo decenni di precariato; al contempo non nascondiamo le nostre perplessità sul volere delle amministrazioni stesse, che non si sono prodigate più di tanto per tutelare la posizione di un personale che ritengono indispensabile per le competenze e le professionalità da questo maturate, camuffando con il risultato tanto auspicato, forme di declassamento e riduzione del monte ore, fino ad emarginarli alla soglia della povertà (avere una retribuzione non superiore a €.800,00 per lo Stato Italiano equivale ad una condizione di povertà). Come segreteria “MGL Regione e Autonomie Locali” abbiamo sempre asserito senza ripensamenti che bisogna procedere attraverso un “consolidamento dello stato di fatto”; sostenendo che la firma su un contratto a tempo indeterminato chiude definitivamente una procedura concorsuale; risulta pertanto fuori luogo e impraticabile ogni proposito manifestato dalle amministrazioni di procedere successivamente ad un’integrazione delle ore; così come risulta lesivo di diritti la firma di un contratto a tempo parziale inferiore a 24 ore.
    Per quanto sopra, sollecitiamo tutto il personale interessato a non abbandonarsi a facili entusiasmi ma bensì a serrare le file e pretendere da subito risposte esaustive.