CATANIA – Dalla Sicilia alla Norvegia in sella a una mountain bike per 8mila chilometri, passando per Francia, Spagna e Portogallo, e imparando a conoscere culture diverse. E’ il “Deaf Bike Tour” di Luca Salvatore Scavo, ciclista sordo di 28 anni, partito a marzo dalla sua Catania con computer, tenda e telecamera, per raccontare la sua avventura. “Nessun sordo l’aveva mai fatto prima, e questo mi inorgoglisce” racconta Luca, che in questi giorni, nel suo viaggio di ritorno, fa tappa a Bologna per trascorrere le festività natalizie con la sorella. Arrivato da Catania a Roma in nave, da lì, ha iniziato il percorso in mountain bike verso Genova, la Francia e poi la Spagna e il Portogallo, dormendo in ostelli e campeggi. Sempre pedalando, è arrivato fino in Belgio e in Norvegia, per poi scendere in Croazia e riprendere la strada di casa, per arrivare in Sicilia a gennaio.
“Lavoravo come operaio in una fabbrica nella mia città, poi mi hanno licenziato e sono rimasto senza lavoro per tre anni. Così ho deciso di unire le mie due grandi passioni, i viaggi e la bici e di andare via” racconta ancora Luca. Il giovane sordo, che con la sua impresa entrerà nella storia dei non udenti, ha percorso in media 100 chilometri al giorno, venendo a contatto tante culture diverse nei 10 mesi di avventura. Ma il viaggiatore, in questi mesi, non è stato solo: è stato, infatti, ospitato da sordomuti e persone con cui comunicava scrivendo su un foglio: le comunità di sordomuti si tengono, infatti, in contatto soprattutto con Facebook, e proprio via social network, attraverso la pagina “Deaf bike Sicilia e Europa”, Luca ha avuto sostegno e supporto e racconta il proprio, straordinario, viaggio. Un’impresa non da poco, che ha avuto l’appoggio di moltissime associazioni di non udenti in tutta Italia e in Europa.