Treni in Sicilia, le denunce del M5Stelle all’Ars e alla Camera

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    “Perdite di coincidenze, fermate soppresse e tariffe più alte; sono enormi i disservizi che si troveranno di fronte i pendolari siciliani già da ieri. Ebbene si, il contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale”. Parte così la denuncia del Movimento 5 Stelle sui principali nodi critici dell’accordo che il governo Crocetta si accinge a firmare, e che resterà in vigore per i prossimi 10 lunghi anni, a cui si devono aggiungere due anni di contratto ponte, portando nelle casse della società anche tutti i proventi della bigliettazione (circa 75 milioni di euro l’anno). Mercoledì e giovedì, 16 e 17 dicembre, si terranno due audizioni nelle commissioni parlamentari Bilancio e Ambiente all’Ars, volute dal Movimento 5 Stelle che chiede una concertazione urgente tra le parti interessate, quindi anche i comitati pendolari. La battaglia è stata portata anche alla Camera.