Brolo: insediamenti produttivi, delibera nulla. A rischio 900 mila euro di finanziamento

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    BROLO – “Ieri il consiglio comunale e quest’amministrazione hanno dimostrato che hanno un impegno nei confronti di Brolo, dei suoi lavoratori, delle imprese artigiane che rispettano e portano avanti”. A parlare è Irene Ricciardello, il sindaco, che evidenzia come ieri sera, durante la seduta consiliare si sia cercato di “mettere la classica pezza su uno strappo procedurale” dice. La vicenda riguarda il finanziamento per l’area PIP, destinata ad insediamenti produttivi, in contrada Sirò. In circa 20 minuti, il consiglio (presente la sola maggioranza), ha votato la nullità della delibera del consiglio comunale n.28 del 27 novembre 2013 sull’approvazione della “variante alle previsioni urbanistiche relative al Sub-comparto 2 del Piano per gli Insediamenti Produttivi in località Sirò, secondo gli elaborati progettuali redatti dal Responsabile dell’Area Tecnica in data 18/11/2013” procedendo ad una nuova deliberazione. Il provvedimento consiliare è stato dichiarato nullo in quanto mai formalmente validato con la firma dell’allora presidente del consiglio, Maria Ricciardello, e dunque mai pubblicato. “Un’omissione bella e buona, che stava mettendo a rischio un importante investimento per il futuro di Brolo, quello sui piani PIP” commenta il primo cittadino.
    “Ci siamo accorti che l’atto votato nel novembre del 2013 dal consiglio comunale, anche da noi che eravamo all’opposizione, in quei banchi che irresponsabilmente ieri ho visto vuoti – ha detto il sindaco – era nullo”. Non solo. A quanto pare, nessuno aveva informato l’ufficio tecnico che si sarebbe accorto della situazione solo recentemente in occasione della compilazione degli elaborati da trasmettere al Dipartimento dell’Ispettorato Regionale Tecnico per il parere di competenza in ordine alla perizia di variante e suppletiva dei lavori. “Ci sono impegni morali, politici, istituzionali che impongono a comunicare, informare, definire una pratica, lasciar detto se questa era rimasta immobile, giacente in un cassetto” dichiara, indignata, la Ricciardello.
    “Un finanziamento che ha visto dileguarsi oltre 900 mila euro (580 mila di mutuo e 320 mila di soldi europei)” ha evidenziato il vicesindaco Gaetano Scaffidi, che ha aggiunto: “Solleciteremo un’indagine interna, ma anche chiedendo lumi alle autorità competenti, per sapere come questo sia avvenuto, e le eventuali responsabilità”.