Le Comunità alloggio per minori sono al collasso. Le stesse ospitano generalmente bambini italiani dietro provvedimento del tribunale ma, vista l’emergenza sbarchi, attualmente accolgono anche minori stranieri non accompagnati. Per farci un’idea dei numeri, la Sicilia oggi ospita circa 4500 minori stranieri ma, ecco il dramma, i fondi concessi dallo Stato non bastano per garantire gli standard minimi nelle strutture; non bastano nemmeno per provvedere agli stipendi degli operatori. Per questi giovani più sfortunati, il Governo nazionale stanzia un contributo di 45 euro per minore, mentre la restante parte dovrebbero garantirla i comuni e le Regione. Proprio il Ministero ha decretato un costo medio giornaliero di 76,61 euro per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Peccato però che i comuni siciliani non abbiano da dove prendere le risorse per sostenere questi costi ulteriori e il risultato è che le strutture, ovvero le comunità alloggio per minori, non riescono più a stare in piedi e gli stipendi del personale non vengono pagati anche da più di 10 mesi. Ovviamente, gli stessi minori, vedono lesi i propri diritti. Parte così l’ennesima denuncia del Movimento 5 Stelle che aveva già presentato un’interrogazione parlamentare a firma della deputata Angela Foti nel mese di marzo. Oggi ci riprova Claudia La Rocca, depositando anche un’interpellanza. “Adesso, addirittura, ci giunge notizia che l’assessorato regionale sta ipotizzando la soluzione più assurda tra tutte, ovvero quella di abbassare gli standard di qualità, facendo rientrare i costi nei 45 euro trasferiti da Roma”.