Sindacati contro il Comune di Piraino: “Accordo decentrato del personale non valido”

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    PIRAINO – Il tavolo tecnico durante il quale è stata approvata l’ipotesi di accordo relativo al Contratto Collettivo Decentrato Integrativo del personale del Comune di Piraino per l’anno 2013 non sarebbe valido perché mancavano alla concertazione la maggioranza della rappresentanza sindacale unitaria e le organizzazioni sindacali territoriali. A sostenerlo sono proprio i sindacati CGIL, CISL e UIL con una nota di richiamo inviata al Comune di Piraino nella quale diffidano il presidente della delegazione trattante, il responsabile dell’area economico finanziaria e il revisore dei conti, ciascuno per la propria competenza, a non dare esecuzione al verbale del 24 settembre, con invito a riconvocare la delegazione trattante nel rispetto della normativa e del contratto collettivo nazionale di lavoro vigente.
    Durante la riunione dello scorso 24 settembre, sostengono i rappresentanti sindacali di FP CGIL, Crocè e Pizzino, CISL FP, Emanuele e Franchina, e UIL FPL, Calapai e Giliberto, risultava essere presente solo la parte pubblica ed un solo componente della RSU. Secondo il regolamento sindacale, invece, “ la RSU decide a maggioranza. Pertanto l’amministrazione, ferma restando l’assoluta insindacabilità circa il fatto che la RSU non si sia dotata di un regolamento di funzionamento, dovrà attenersi alle indicazioni che la RSU, a maggioranza, avrà assunto e debitamente comunicato. In mancanza, sarà tenuta a convocare tutti i componenti della RSU”. E ancora: “Un componente può sottoscrivere il contratto integrativo nel solo caso in cui sia espressamente delegato a rappresentare la RSU nella sua accezione di soggetto unitario. Poiché l’adozione da parte della RSU di un proprio regolamento di organizzazione è atto volontario, nel caso in cui non venga adottato, tutti i componenti della RSU hanno diritto di partecipare alle trattative”.
    I sindacati, evidenziano, infatti, “che il componente della RSU firmatario del verbale di seduta, non era delegato a rappresentare la RSU né tanto meno autorizzato ad assumere alcuna iniziativa e che la stessa Organizzazione Sindacale cui risulta essere stato eletto di fatto ha disconosciuto la firma apposta al verbale del 24 settembre”.
    CGIL, CISL e UIL evidenziano, inoltre, che se l’ente da un lato ritiene velocizzare la definizione dell’accordo 2013 e dall’altro lato, invece, “si ostina a non procedere al pagamento delle spettanze Fondo di Efficienza Regionale (FIR) relativo agli anni 2011 e 2012, malgrado risultano già adottate le determinazioni di liquidazioni da parte dei responsabili di Area”.
    I sindacati chiedono una risposta scritta alla diffida entro 5 giorni, “con riserva di attivare quelle altre procedure di tutela dei diritti dei lavoratori e del rispetto delle relazioni sindacali vigenti”.