Fondi comunitari per i beni culturali, workshop al Labforma di Spadafora

    300

    SPADAFORA – Sabato 28 novembre, alle 10, negli spazi del nuovo “Laboratorio Forma”, il “Museo-scuola-laboratorio” allestito dal Comune di Spadafora con fondi Po Fers, si terrà il workshop “Beni culturali e cultura del tempo reale”.
    La tavola rotonda ha lo scopo di mettere a fuoco il tema dell’innovazione culturale e tecnologica, in Sicilia, negli ambiti connessi alla creatività ed all’ingegno.
    All’incontro, coordinato dall’ideatore del “Labforma” e direttore dell’esecuzione Ranieri Wanderlingh, presentato dal supervisore del progetto e consigliere comunale Antonio D’Amico, parteciperanno operatori istituzionali e professionali. In particolare, interverranno, in qualità di relatori, l’arch. Mirella Vinci della Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina; la prof. Delfina Guidaldi, dirigente dell’Istituto “Renato Guttuso” di Milazzo, sezione coordinata il liceo artistico indirizzo “Design della Ceramica” di Spadafora; il prof. Rosario Abbate, dirigente dell’Istituto “Francesco Maurolico” di Messina con sede associata il liceo scientifico “Galileo Galilei” di Spadafora; l’ing. Fabio Porcino; l’arch. Renato Arrigo, l’arch. ing. Giovanni Maimone, progettista, comune di Messina e il dott. Vito Siracusa, segretario provinciale del Cna.
    Nella programmazione strategica 2014-2020 in tema di fondi comunitari per il periodo 2014-2020 una notevole attenzione è stata rivolta alle nuove strategie per la valorizzazione delle risorse culturali al fine di incidere in maniera significativa sul territorio e creare nuova occupazione. Attraverso queste azioni la cultura non deve rimanere fine a se stessa ma diventa motore per lo sviluppo; è stato sottolineato come sia necessario spostare l’attenzione dalla mera conservazione dei beni culturali verso la cultura del tempo reale, implementando l’innovazione materiale ed immateriale ed il ruolo delle imprese culturali.
    Creatività al servizio dell’impresa e formazione nell’ambito culturale, questo è “impresa culturale e creativa” la cui strategia deve essere indirizzata alla competitiva valorizzazione delle risorse e delle competenze territoriali per attrarre quegli investimenti necessari alla crescita economica.