Falcone, prosciolti sindaco ed ex assessori per il lavori post alluvione 2008

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    FALCONE – Il gup del Tribunale di Patti, Ugo Molina, ha prosciolto perché il fatto non sussiste il sindaco di Falcone, Santi Cirella, e gli ex assessori Pasqualino Bucolo, Sebastiano Calabrese, Francesco Giuseppe Cannistraci e Mariano Antonino Gitto. Per loro, l’accusa era di abuso d’ufficio per l’affidamento dei lavori post alluvione del 2008. In particolare, con un’ordinanza sindacale e due successive delibere di Giunta – tra dicembre 2008 e maggio 2009 – si parla degli interventi di ripristino per oltre 74 mila euro che sarebbero stati affidati alla ditta dell’imprenditore di Terme Vigliatore Carmelo Salvatore Trifirò (anche lui prosciolto), nonostante quest’ultimo fosse all’epoca dei fatti in carcere per effetto dell’operazione antimafia Vivaio.

    Sia ai componenti dell’Amministrazione comunale che all’imprenditore, si contestava la violazione dell’art. 10 del Dpr 252/7998 che impedisce agli Enti della pubblica amministrazione di contrarre contratti nel caso in cui emergano elementi di infiltrazione mafiosa all’interno di imprese e società. Il sindaco di Falcone, difeso dagli avvocati Pinuccio Calabrò e Gaetano Cirella, è stato prosciolto per non aver commesso il fatto anche dall’accusa di omissione in atti d’ufficio. Vicenda quest’ultima che ha visto l’ex consigliere comunale Franco Paratore costituirsi parte civile.

    E’ stato invece rinviato a giudizio Michele Pino, sindaco di Oliveri e titolare della società cooperativa 3P, accusato di aver dichiarato falsamente di non avere carichi giudiziari pendenti a seguito dell’affidamento alla sua impresa di alcuni lavori collegati all’alluvione. Sentito telefonicamente, Pino si è detto sereno e convinto di poter dimostrare la propria innocenza.