SANT’AGATA MILITELLO – Pare che stiano bene i cittadini santagatesi residenti stabilmente a Parigi che si trovavano in città nelle terribili ore degli attentati di matrice fondamentalista che, a distanza di soli dieci mesi dai tragici fatti di Charlie Hebdo, tornano a insanguinare la capitale francese e a generare paura in tutta Europa. Non si ha contezza, al momento, della presenza di eventuali turisti della nostra zona, ma una delle persone di cui si conosce attività lavorativa stabile nella capitale francese, Nicolò Vitellaro – maitre in un bistrot del centro parigino e da circa quindici anni residente in Francia – raggiunto telefonicamente ci ha raccontato di aver visto scene di panico, incredulità, sconforto e paura vissute nel clima surreale di una città semi deserta, inaspettatamente silenziosa riempita solo da polizia e soldati con cittadini e turisti che cercavano di raggiungere il più rapidamente possibile le loro abitazioni. “Abito con la mia famiglia poco fuori Parigi”, dice. “Sono riuscito a raggiungere la mia casa solo intorno alle 3 della notte tra venerdì e sabato. Fortunatamente, dal momento che svolgevo l’ultimo turno lavorativo della giornata al locale”, prosegue, “avevo la mia auto personale e non avevo usufruito dei mezzi pubblici che sono stati poi interdetti per parecchie ore nel corso della notte dei drammatici attentati”. Vitellaro, la cui famiglia di origine è santagatese, prima del trasferimento in Francia ha vissuto a Sciacca; vive a Parigi con la moglie Serena Castano da cui ha avuto una bambina. “Nelle ore successive agli attentati ho ricevuto moltissime chiamate da parenti e amici preoccupati per la situazione appresa attraverso i vari siti internet e notiziari”, aggiunge; “io stesso mi sono premurato di reperire più informazioni possibili per cercare di tranquillizzare quanti mi chiedevano notizie di altre persone che conosco e che vivono qui, tra cui mio cognato che sta bene come il suo giovane collega anch’egli di Sant’Agata”. Anche altre persone, grazie a un’applicazione implementata immediatamente nella piattaforma di Facebook, sono riuscite a comunicare che erano rientrati nelle loro case senza alcun pericolo.