Archiviata la sconfitta nel derby di Messina, nella quarta giornata del torneo cadetto di pallamano l’Esperia affronterà al PalaValenti lo Scicli. I paladini come detto arrivano a questo delicato match dopo la rocambolesca sfida del Palamili in cui i rosanero non hanno portato a casa punti, ma hanno confermato di essere squadra ostica sia in casa che in trasferta. Nonostante lo stop e qualche infortunio i ragazzi di mister Lenzo vogliono dare seguito alla buona prestazione di Messina con una vittoria che rilancerebbe il sodalizio di Piazza Matteotti in classifica. “Prendere un derby non fa mai piacere- chiosa il bomber paladino Vincenzo Ioppolo (per lui 17 reti in questa stagione e 1051 in carriera con la maglia rosanero) – ma a mente fredda sappiamo, che in condizioni oggettivamente difficili (un solo portiere e pure infortunato) abbiamo dato il massimo. Questo è lo spirito che dobbiamo avere nel prosieguo del torneo, abbiamo ancora 17 battaglie da affrontare ma con questo spirito possiamo davvero fare bene. Intanto non dobbiamo abbassare la guardia e farci influenzare dall’ultimo risultato dello Scicli, avendoli affrontati anche nella passata stagione sappiamo che non sarà un avversario facile da domare”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’ala Salvatore incognito. “La gara con lo Scicli – spiega – deve essere una svolta per la nostra stagione, ad oggi abbiamo raccolto molti consensi e pochi punti. Adesso è il momento di cogliere ciò che abbiamo seminato, e il nostro reparto deve farsi perdonare qualche errore di troppo nel derby”. Un gruppo quindi desideroso di riscatto e che domenica vuole a tutti i costi prendersi i tre punti che fanno morale e classifica. “Nonostante la pesante sconfitta in casa, lo Scicli non va sottovalutato- avverte mister Lenzo – loro avranno il dente avvelenato e saranno desiderosi di riscatto, da parte nostra dobbiamo lavorare duro su ciò che non ha funzionato nelle prime giornate e cercare di migliorare”. Appuntamento quindi a domenica 15 alle ore 16,00 dove i paladini proveranno a prendersi i tre punti.