CAPO D’ORLANDO – L’Orlandina 2015-2016 c’è, anche se non si capisce con quali motivazioni e quale progetti l’attuale società prosegua un’agonia che si protrae quasi da un anno tra vicende anche extracalcistiche che hanno portato i biancoazzurri a chiudere ultimissimi nello scorso girone I di serie D avendo disputato più di metà stagione con un team imbottito di giovani ed iniziare con un roster simile anche l’annata del ritorno in Eccellenza. “Anzitutto partiamo per salvarci, ma non escludo che in corso d’opera l’obiettivo possa cambiare” dichiara il vice presidente Nino Vitale, l’unico a metterci la faccia da mesi insieme al riconfermato tecnico etneo Santo Mazzullo. La partenza ritardata ed il non poter per il momento usufruire del Ciccino Micale, occupato da lavori di sistemazione da parte del comune che, peraltro, deve ancora concedere o meno l’impianto al club. Nell’attesa la squadra si è allenata soprattutto nella vicina Brolo sostenendo un paio di amichevoli poco rodati con la formazione palermitana dell’Epic Team, ad una settimana dall’esordio ufficiale nell’andata esterna del derby di Coppa Italia contro la matricola Rocca. Intanto in settimana la compagine biancoazzurra ha rinforzato la rosa con ulteriori innesti, ovvero il difensore centrale Andrea Pica, l’esterno alto Nicola Di Fiore, classe 1996 e degli esperti centrocampisti Giuseppe Inzerillo e Gabriele Pignataro. Il tecnico dovrebbe avere a disposizione anche il portiere Marco Casilli, i difensori Giuseppe Mangano, Danilo Vaccaro, Giovanni Luca Anelli, Francesco Sgrò, Michele Reale, Monsour Serigne ed Adrian Loghin, i centrocampisti Simone Di Giglia, Giuseppe Fichera, Angelo Di Giacomo, Matteo Ferro, Antonio Di Nardo, Guey Alionne Badara, Francesco Lombardo, Domenico Giunta, Dennis Orobossa ed Omar Colley, gli attaccanti Marco Ceraolo, Antonio De Martino e Massimiliano Sapia.