Esattamente otto anni fa, la strage all’agriturismo Rifugio del falco di Patti. Doveva essere un giorno di festa ed invece si è trasformato in dramma con la morte di sei persone, tutte rimaste intrappolati tra le fiamme di uno dei tanti e tremendi incendi che avvolsero la Sicilia in quell’estate di fuoco, paura e distruzione. Lo scorso 24 marzo, il Tribunale di Patti ha condannato a 5 anni e sei mesi per incendio doloso Mariano La Mancusa, pastore di Montalbano, e assolto tre dipendenti della Forestale, perchè il fatto non sussiste. Stralciata la posizione di Santi Anzà, titolare dell’Agriturismo, accusato di omicidio colposo plurimo, lesioni aggravate e inosservanza delle disposizioni di legge in materia di prevenzione, sicurezza e salute sul posto di lavoro. Il processo contro Anzà prosegue e il 6 ottobre vi saranno le discussioni finali, mentre il perito nominato dal Tribunale ha già definito l’incendio di otto anni fa “anomalo, eccezionale ed imprevedibile”.