CAPO D’ORLANDO – Contrariamente a quanto si pensava vista l’agonia dello scorso torneo di serie D, chiuso con i giovani ed una serie di record negativi, l’Orlandina non ha lasciato anche se il rischio attuale concreto è quello di raddoppiare le sofferenze anche di quei pochi tifosi superstiti che si interessano del glorioso club biancoazzurro, portato ai vertici dal compianto Saverio Collica e dal rimpianto Pippo Galati ed ora abbandonato al suo destino con i 64 anni di storia ormai sbiaditi. Quel che resta della società ha pagato entro fine maggio le quattro vertenze economiche perse con gli ex giocatori Marco Caserta, Giuseppe Aloe, Giuseppe Orioles e Salvatore Leo, avendo di conseguenza l’ok per l’iscrizione all’Eccellenza che il manipolo di ragazzini sempre guidati dal riconfermato Santo Mazzullo preparano da un paio di settimane, frenati dall’organico incompleto e dall’handicap di non poter usufruire del Ciccino Micale, interessato da alcuni lavori di sistemazione da parte del comune. Brolo, il vicino impianto di calcio a 5 del Tartarughino e Villa Piccolo hanno ospitato i paladini che oggi, dopo la pausa di Ferragosto, si ritroveranno nuovamente al comunale brolese (dove hanno disputato l’unica amichevole battendo 10 i baby palermitani dell’Epic Team) nell’intento di arrivare in discreta condizione al doppio derby di Coppa Italia contro il Rocca (andata a Caprileone domenica 30, ritorno forse ancora a Brolo il 6 settembre) e, soprattutto, al via del massimo torneo dilettante a carattere regionale.