Nel 2014 le infrazioni accertate dalle forze dell’ordine e dalle capitanerie di porto per reati inerenti al mare e alla costa sono state 14.542, circa 40 al giorno, 2 per ogni chilometro di costa, lievemente in crescita rispetto alle 14.504 infrazioni del 2013. Lo ha reso noto Legambiente in occasione della presentazione dei risultati conclusivi di Goletta Verde 2015, a Roma.
Le illegalità hanno portato alla denuncia o all’arresto di 18mila le persone e a 4.777 sequestri. Nello specifico, le infrazioni accertate per problemi di inquinamento del mare sono state 4.545 e hanno visto il coinvolgimento di oltre 7mila persone tra denunciate e arrestate con conseguenti sequestri per 2.741 strutture. Per le illegalità nel ciclo del cemento sul demanio marittimo si registrano 2.363 infrazioni accertate,
3.109 persone denunciate e 940 sequestri.
A livello regionale, a guidare la classifica delle illegalità c’è la Puglia, con 3.164 infrazione accertate (il 21,8% del totale nazionale), seguita dalla Sicilia con 2.346 (16,1%), dalla Campania con 1.837 (12,6%) e dalla Calabria con 1.370 (12,6%). L’elenco delle infrazioni rilevate per km di costa vedono la Campania prima con 3,9, seguita da Puglia (3,7), Molise (3,1), Liguria (3) e Marche (2,9).
«Le principali tipologie di reato vanno dalle illegalità nel ciclo del cemento sul demanio marittimo all’inquinamento del mare dovuto a mala depurazione, scarichi fognari, inquinamento da idrocarburi, sversamento di rifiuti di vario tipo, anche se non mancano i casi di pesca di frodo e le infrazioni della nautica da diporto», spiega il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
Fonte (Gds)