CAPO D’ORLANDO – Manca solo l’annuncio ufficiale per l’arrivo all’Orlandina del centro Alex Oriakhi, 25 enne pivot Usa reduce da una stagione in Lituania al Pieno Zvaigzdes. Campione Ncaa con Uconn nel 2011, Oriakhi è stato scelto al secondo giro del Draft Nba dai Phoenix Suns nel 2013 non riuscendo a strappare l’ingaggio dopo le Summer League di Las Vegas. Cinque canotte in due anni da “pro” per lui, ovvero Limoges che ha lasciato dopo sole 4 partite, Hapoel Holon (altro blitz di un mese), Erie Bayhawks (22 partite giocate, 19 delle quali in quintetto base, nell’arco di due mesi con medie di 7.8 punti e 6.8 rimbalzi in 21′ di media), e Sioux Falls (anch’essa in D-League con cui ha debuttato l’8 febbraio 2014 segnando 2 punti in 10′ di gioco, 21 match totali con 136 punti globali), prima dell’approdo in Lituania. Accanto a Bowers, completerà la front line tutta americana molto atletica dei paladini in un contesto fortemente mitteleuropeo e nell’attesa che arrivi anche l’ufficialità del gioiellino serbo Stojanovic, rinviata solo per questioni burocratiche ma ormai certa da giorni. Nato a Lowell (Massachusetts), 206 centimetri Oriakhi venne ceduto dai Phoenix Suns che cedettero i diritti ai Sacramento Kings insieme ad una trade exceptìon da 7 milioni di dollari in cambio di Isaiah Thomas. Nella stagione 2014-2015 ha giocato nel campionato lituano con 505 punti realizzati con il Pieno Zvaigzdes. Sostanzialmente in difesa è buonissimo, gran mobilità per uno della sua stazza. In più è esplosivo, lotta sempre a rimbalzo sfruttando il corpo per non farsi tagliare fuori. In attacco non è un crack, senza grandi movimenti in post, ma schiaccia tutto quello che gli passa per le mani nell’ultimo metro di campo. Insomma una sorta di via di mezzo tra Rolando Howell e Dario Hunt. L’approdo all’Orlandina potrebbe fare conoscere Oriakhi all’Italia e completare, almeno per il momento, il mercato del club di via Alfano. Un roster composto da Ilievski, Stojanovic, Jasaitis, Bowers, Oriakhi, Laquintana, Perl, Basile e Nicevic (da ufficializzare) più un lungo italiano e la possibilità di ingaggiare un Usa durante la stagione.
